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Operazione “Just married”, Dopo gli 11 arresti, proseguono senza sosta le indagini.

Di redazione –

Gli uomini della Polizia hanno eseguito dalle ore 5 di ieri mattina, numerose misure cautelari all’esito di un’articolata attività d’indagine sul favoreggiamento dell’ingresso e della permanenza sul territorio italiano di cittadini extracomunitari.

Come sappiamo, le misure sono state eseguite nei confronti di undici cittadini fra italiani, marocchini e dell’Egitto. In conferenza stampa il Dott. Galante che ha coordinato l’operazione in collaborazione con la Dott.ssa Monsurrò, Sostituto procuratore della Repubblica, ha spiegato come l’indagine sia nata grazie alla denuncia di una cittadina marocchina che, arrivata in Italia irregolarmente, dopo essere stata segregata e violentata dai suoi stessi veicolatori perché si rifiutava di prostituirsi, sia riuscita a fuggire dal luogo in cui era rinchiusa (Sabaudia) e a fornire dettagliati elementi dai quali gli inquirenti hanno compreso immediatamente che fosse incappata in un giro di attività malavitose molto più articolato di quanto si potesse immaginare.

Un fenomeno ampio, condotto da personaggi privi di scrupoli dove si sono affiancate due organizzazioni che proponevano nei Paesi di origine (Marocco e Egitto) la possibilità di arrivare in Italia, dietro compenso, di potersi regolarizzare, ottenendo documentazione falsa e all’occorrenza anche di contrarre matrimoni di comodo, pagando la somma di 10.000 euro.  Nella organizzazione diversi italiani si sono prestati a contrarre questi matrimoni traendo il loro utile illecito.

Le indagini che hanno toccato anche i Comuni di Lariano e Velletri si sono avvalse di strumenti di natura tecnica, che hanno consentito di svelare come gli indagati stranieri si attivavano per trovare cittadini extracomunitari interessati a venire in Italia dietro il pagamento di cospicue somme di denaro, occupandosi anche della falsificazione dei documenti necessari per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno ovvero il suo rinnovo, anche con la complicità di cittadini italiani. In seguito a accertamenti documentali presso gli uffici interessati è stato quindi possibile accertare i fatti emersi nelle indagini e attribuire con certezza agli indagati le singole responsabilità e i rapporti tra loro ed i ruoli da questi rivestiti.

Le indagini continuano inarrestabili.

 

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