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L’amore ha molte età…

Laura Fasciani –

Avete mai provato a chiedere ad una ragazza di 20 anni cosa significa la parola amore e

subito dopo a chiederlo ad una donna di 50? E ad una adolescente? Beh… io l’ho fatto e

voglio condividere con voi le risposte che mi sono state date per renderci conto di quanto un

argomento così da sempre oggetto d’attenzione di poeti, cantanti e scrittori non possa essere

catalogato in una definizione da dizionario.

Federica, 5 anni.

L’amore è quando mamma vede papà dopo essere tornato da lavoro e anche se puzza ed è sporco

lo bacia e gli prepara la cena.

Beatrice, 13 anni.

L’amore è un ragazzo che ti piace, che ogni volta che lo vedi senti il cuore che batte forte e se lo

vedi vicino ad un’altra ti viene da piangere, che quando torni a casa pensi a lui e aspetti che ti

scriva un messaggio e quando arriva sorridi davanti al telefonino.

Laura, 23 anni.

L’amore è quando lo stomaco brucia, la passione intorbidisce i sensi e le forze sembrano venir

meno tra le sue braccia, quando una sola gioia può ripagare mille sconfitte ed emozionare tanto da

cambiarti la vita, quando attendi il momento in cui vederlo e ti tremano le gambe, quando tutto

sembra andare per il verso giusto e quasi senti di essere invincibile, tanto forte da poter

conquistare il mondo!

Quando hai bisogno di lui come l’acqua che per avere una forma necessita di qualcosa che la

contenga altrimenti si disperderebbe.

Ivana, 51 anni.

Credo che l’amore sia un percorso, Laura ha descritto perfettamente quello che rappresenta la fase

iniziale, la partenza, l’inevitabile entusiasmo che caratterizza i primi anni ma questo non significa

che nel proseguire questo debba cessare anzi, si può trasformare: unire due individualità, mettere

al mondo un figlio, questo è l’esatto momento in cui nasce un nuovo amore, è diverso dal primo

perché è incentrato su una terza persona di cui però i due coniugi non sono gelosi anzi sono

unanimemente concordi sull’amore che provano nei suoi confronti. E cosi la vita assume un altro

senso, se prima non facevi altro che pensare a tutto ciò che poteva renderti felice a quel punto c’è

qualcun altro che viene prima di te e dei tuoi interessi, perché la tua felicità diventa nient’altro

che veder felice il frutto del tuo amore.

Secondo Giulia, 78 anni.

Sono sposata da 47 anni e quando qualcuno mi chiede la “ricetta dell’amore” rispondo sempre che

una ricetta può andare bene per un buon piatto di pasta non di certo per un rapporto di coppia,

non ho fatto altro che rispettare mio marito in tutti questi anni, rispettare anche i nostri spazi,

sopportare ciò che si poteva sopportare e dialogare quando qualcosa non andava come entrambi

ci aspettavamo, stringersi nei momenti di difficoltà ed essere dalla sua parte qualsiasi cosa

accadesse.

Siamo qui oggi e ancora litighiamo e sorridiamo insieme, ci guardiamo intorno e siamo felici di ciò

che abbiamo costruito e se mi chiedi cosa sia l’amore oggi ti rispondo che è quello che provo per i

miei nipoti Roberto e Federica, sono per me la ragione per la quale vivere ancora anche quando

penso che mi fanno male le gambe per star loro dietro, non importa perché quando li guardo negli

occhi non sento più nessun dolore.

Shakespeare, sonetto 116.

Non sia mai ch’io ponga impedimenti all’unione di anime fedeli;

Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l’altro

s’allontana.

Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;

è la stella guida di ogni sperduta barca, il cui valore e’ sconosciuto, benché nota la distanza.

Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama;

Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: se

questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

 

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Direttore responsabile