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Virna Lisi, la donna più amata dal pubblico italiano.

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di Elisabetta Calandrini

La chiamavano Viso d’Angelo per i suoi lineamenti delicati, le forme perfette, gli occhi che catturano. Virna Pieralisi, in arte Virna Lisi, è stata una delle attrici più belle e più brave del cinema italiano. Una donna che ha saputo vivere con discrezione la sua vita, così come discreto è stato l’amore per suo marito Franco Pesci.

La sua carriera è cominciata molto presto. Già all’età di quattrodici anni, muoveva i primi passi nel mondo dello spettacolo recitando in molti film strappalacrime, lavorando con registi in voga come: Borghesio, Capuano e Pastina. Poi il successo popolare in una storica pubblicità di Carosello: il dentifricio Chlorodont la scelse per interpretare uno sketch, il cui slogan, con quella bocca può dire ciò che vuole, fu una vera e propria chicca di quegli anni. Tanti film, tanti registi incontrò nel suo cammino. Nel 1957 Virna comparse al fianco di Totò e Peppino nel film Totò, Peppino e le fanatiche. Il grande Pietro Germi la volle in Signori e Signore con il quale fu Palma d’Oro a Cannes e sempre a Cannes vinse il premio come migliore attrice nella interpretazione de La Regina Margot, diretto da Patrice Chereau nel 1994. Nel 1960 Virna sposò Franco Pesci, l’uomo che restò al suo fianco per tutta la vita. Fu un amore grande, di quelli che fanno invidia. Franco morì nel 20013 e da lui ebbe un figlio, Corrado. Tra i film più popolari ricordiamo La cicala di Alberto Lattuada che le valse un David di Donatello come miglior attrice protagonista, La donna giusta di Tepper e Sapore di mare di Vanzina: David di Donatello e Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista. L’anno successivo nel 1984 fu la volta di Amarsi un po’, sempre di Carlo Vanzina. Virna fu amata ed apprezzata anche ad Hollywood, la ricordiamo nel film Come uccidere vostra moglie, famosa la scena in cui spunta in tutta la sua bellezza e perfezione dalla torta. Solo nel 1996 tornò a recitare in Italia nel film Va’ dove ti porta il cuore di Cristina Comincini basato sull’omonimo libro di Susanna Tamaro.

Virna faceva un lavoro che amava moltissimo, con il quale sapeva emozionare fortemente:

“Vi voglio molto bene e questo lo sapete perché facendo questo lavoro io spero sempre di non dare fregature al mio pubblico, di dare il massimo di me stessa”, diceva in un’intervista del Tg1.

Era la diva che non s’accontentava di essere bella, voleva poter dimostrare gli altri che dalla sua bellezza poteva nascere un grande talento.

“Noto che molte giovani attrici d’oggi si sentono tutte dive. A loro basta fare una settimana sull’Isola dei famosi per ritenersi arrivate. Pensano di essere già Meryl Streep; mentre meriterebbero un calcione nel sedere. Io parto da altri principi: ho un rispetto enorme per il pubblico. Ancora oggi studio il mio personaggio fino allo spasimo, e gli do tutto di me. Non imbroglio, non tiro a campare, non do fregature. E credo che questo il pubblico lo senta”.

La sua pelle mai liftata, le sue labbra perfette rompevano lo stereotipo della bionda arrendevole, tanto da far perdere la testa a molti personaggi dello spettacolo ai quali disse no senza mai pentirsene. Frank Sinatra si era innamorato di lei, Play Boy la volle come modella del giornale, ma Virna preferì trasgredire in altri modi, ad esempio posando sulla copertina di Esquire con lei che si rade, provocando quei tempi, quelle mentalità poco aperte.

Virna ci ha lasciato comunque troppo presto, aveva 78 anni.

La ricordiamo nel pieno del suo entusiasmo e della sua insuperabile modestia.

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(Copertina Esquire, 1964)

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