Claudia Saba, “Era mio padre”
di Cora Craus –
“Era mio padre” di Claudia Saba (ed. Diamond – pag.112 – € 10) rientra a pieno titolo nel genere diaristico. Il libro è lieve nello stile, mentre nel contenuto è un fiume carso di sofferenza che esplode improvviso dilaniando l’anima senza soluzione di continuità. Claudia Saba con coraggio affida alla pagina scritta la sua devastante esperienza di vittima di una violenza affettiva, psicologica e sessuale da parte di chi, per ognuno di noi, dovrebbe essere una fonte primaria ed inesauribile di affetto, fiducia, autostima, sicurezza: il padre.
“Era mio padre” narra di una violenza iniziata su una bimba di pochi anni e che mai più si è fermata.
La rabbia, il dolore della vittima dilaga, come ben narra l’autrice, ed investe tutta la catena affettiva. “Sola, avrebbe dovuto affrontare il dolore, l’oscurità di una vita nuova, tutta da scoprire e costruire. Anni di stalking, insulti e torti. Non trovò appoggio da nessuno, tantomeno dalla sua famiglia. Era lei la sgualdrina, la vergogna, il disonore”.
Lo abbiamo scritto tante volte, e la letteratura scientifica al riguardo ne dà conferma: i bambini, le bambine violate nel corso della loro vita affrontano e si confrontano mille volte con l’interiore “istante della morte”.
Il libro è corredato da un istruttiva prefazione di Elisa Morano che scrive: “Le vittime sono dunque oltre che soggetti di diritto, soprattutto individui con “bisogni” di cura, accoglienza, ascolto emotivo e d’intervento psicologico. Proprio in tale ambito si configura il lavoro fondamentale dei centri Antiviolenza ai quali è bene rivolgersi per iniziare ad addentrarsi nella paura e acquisire le competenze per gestirla”
L’intervista all’autrice, realizzata da Simone Pozzati, che chiude il libro è davvero un buon supporto per comprendere quanto possa, il parlarne, il riuscire a condividere “il segreto” essere d’aiuto. Un aiuto sia verso se stessi sia verso le altre vittime che ancora cercano il coraggio per iniziare la faticosa riconquista del diritto di tornare a vivere.