Non solo venere non solo madre: arte antica e recente attraverso gli occhi delle donne
di Redazione –
Lo scopo dell’archeologia preistorica è quello di cercare, per quanto possibile, di indagare l’essenza più profonda dell’essere umano. Attraverso l’Evoluzione e le prime forme di cultura, si cerca di capire da dove siamo partiti e che tappe abbiamo affrontato nel nostro lungo viaggio in giro per il mondo. A questo punta la mostra “Homo sapiens ed Habitat” che da decenni è ospitata nella Torre dei templari di San Felice Circeo, ed a questo pensava Marcello Zei quando l’allestì già negli anni ’80.
Cercando un confronto con l’arte contemporanea di MAD, vogliamo usare una strada nuova per raggiungere lo stesso obiettivo. Le statuine che per decenni sono state chiamare “veneri paleolitiche” oggi, per l’archeologia, assumono significato nuovo. Rappresentano donne incinte? Sono davvero la più antica forma d’arte? Che ruolo aveva la donna nelle società antiche?
Un po’ per provocazione, un po’ con spirito antropologico, abbiamo posto queste domande ad un gruppo di artiste contemporanee. Un ponte immaginario tra l’arte più antica e l’arte più recente attraverso gli occhi delle donne. Nelle loro opere d’arte troveremo, ci auguriamo, alcune risposte!
Sono veramente donne le prime artiste della storia?
Recenti teorie basate su studi e lunghe ricerche rivoluzionano l’idea che l’Arte sia sempre stato quasi esclusivamente appannaggio maschile. Scoperte affascinanti quelle degli ultimi tempi che ribaltano visioni erroneamente consolidate sia in campo artistico che antropologico. Apparterrebbero ad esempio ad alcune donne preistoriche, vissute 25mila anni fa, le mani fissate sulle pareti delle grotte francesi di Peche Marle e Gargas. Donne che creano arte e donne che ispirano l’arte, sin dal periodo preistorico, in un primitivo al femminile, dove la figura della donna assume una sua simbologia forte e le Veneri di pietra ne emanano la potenza, quella stessa della natura di dare la vita e trasformarla, permettendole di perpetuarsi. Donne fondamentali per l’uomo di millenni fa, incarnazione della Dea Madre. Studi interessanti si addentrano ai giorni di oggi nel pensiero per immagini e nel mondo dell’arte, dall’inizio dell’umanità, in un viaggio nel tempo che arriva ad abbracciare epoche diverse, e incontra anche l’ingegno di donne che hanno inciso sulla Storia dell’Arte come Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Frida Kahlo.
È una tematica affascinante quella che Fabio D’Achille, ideatore di Mad, e direttore del Madxi di Latina Scalo, ha voluto porre al centro della nuova edizione di Odissea Contemporanea, portandoci a ragionare sull’immagine della donna nell’Arte dei nostri tempi, partendo da un interessante quesito, sul quale si interrogano ricercatori, antropologi e anche psichiatri: come è potuto accadere che le donne, diverso tempo dopo quegli inizi di cui si è scritto, siano sempre più scomparse dalla storia, dalla scienza e dall’arte in ogni paese e struttura sociale?
Siamo veramente così evoluti?
“Non solo venere non solo madre”, questo il titolo della mostra, vuole rappresentare allora proprio “un ponte che unisca idealmente l’origine primitiva dell’immagine e dell’irrazionale e il mondo contemporaneo su cui la creatività delle donne si è affacciato solo da pochi decenni”. Accadrà negli spazi espositivi della Fondazione Zei del Circeo e al Museo Contemporaneo MADXI, a Latina.. Ad esporre le loro opere Evita Andujar (Spagna) Emilia Isabella (Latina), Rosy Losito (Bari), Monica Menchella (Latina), Roberta Pugno (Bolzano), Maria Gloria Sirabella (Roma), Maria Antonietta Scarpari (Ancona).
La mostra sarà caratterizzata da due esposizioni la prima al Circeo e la seconda a Latina collegate alla 12ª Giornata del Contemporaneo 2016. OdisSea Contemporanea inizierà sabato 13 agosto alla “Fondazione Marcello Zei Onlus” e sarà visitabile fino all’11 settembre. Le aperture di agosto saranno dal mercoledì alla domenica dalle 17,30 alle 20,00.
La seconda esposizione è prevista al MADXI museo contemporaneo di Latina presso il Consorzio per lo Sviluppo Industriale proprio il 15 ottobre (Giornata Nazionale del Contemporaneo) dove arriveranno in mostra anche le riproduzioni delle Veneri Preistoriche della Fondazione Zei.
info: www.fondazionemarcellozei.com; www.madarte.it mad: 393.3242424