In 26 firmano il documento per dar vita a un nuovo PD
Le elezioni amministrative appena celebrate ci consegnano un quadro preoccupante della vita interna al nostro partito: la conquista di molti comuni non è sufficiente a celare la gravità dei casi di Latina e Terracina, cartine al tornasole di una grande mancanza di progettualità, di anima politica nella conduzione dell’azione del partito. Il Pd è nato dall’incontro delle maggiori e più solide culture politiche italiane: quella del comunismo italiano, dei cattolici-democratici e del socialismo riformista. Tutto ciò in provincia di Latina non si è mai realizzato. Siamo convinti che solo dalla valorizzazione delle differenze, della partecipazione di donne e uomini libere può risiedere il nucleo fondativo del Pd.
Non possiamo, perciò, più tollerare una concezione padronale della vita interna al partito. Vogliamo ripartire dal Pd per dargli un’anima. Per questo intendiamo ribadire che esiste un’altra idea di società, di inclusione e di partecipazione democratica nel Pd e nella vita pubblica. Ci aspettano sfide dirimenti per il futuro dell’Italia e del nostro territorio, a partire dalla campagna referendaria che ci vedrà fortemente impegnati nella costruzione di comitati aperti e promossi dalla società civile.
C’è un’area profonda del malessere sociale che non possiamo tralasciare: le fragilità sociali, le difficoltà che attraversano il terzo settore, i temi dell’associazionismo e della cultura devono vederci impegnati ed essere presenti promuovendo una classe dirigente all’altezza di queste aspettative. Per noi non esiste l’antipolitica: pensiamo, invece, che l’unica differenza possibile sia tra la politica buona e quella cattiva.
Il nostro territorio è per vocazione generoso, naturalmente dedito all’integrazione e all’accoglienza e sarà chiamato, nei prossimi mesi, a gestire con equilibrio e solidarietà questi temi. In questo senso la visita dei maggiori capi di Stato europei all’isola di Ventotene ci consente di ribadire una nuova idea di Europa mettendo l’Italia al centro e alla nostra Provincia di essere anch’essa protagonista del dibattito.
Alla luce di questa nuova idea di Europa il tema non può che essere come può ripartire lo sviluppo di questo territorio e quindi: il tema delle infrastrutture, del turismo vanno sempre più coniugati al richiamo di una maggiore responsabilità dei nostri amministratori, investiti da grandi innovazioni legislative regionali e nazionali, e che sono chiamati a guidare le proprie comunità all’interno di una nuova idea di sviluppo.
Sentiamo quindi la necessità di dare vita, nelle prossime settimane, ad iniziative tematiche su tutto il territorio provinciale. Riteniamo altresì indispensabile dare seguito ad una azione di ascolto – circolo per circolo – valorizzando competenze, esperienze finora svilite ed umiliate per costruire un Pd di tutti e non di pochi.
Il documento è sottoscritto da Dirigenti, amministratori, iscritti al Pd.
Hanno già aderito:
On. Sesa Amici
On. Enrico Forte
On. Rosa Giancola
Giovanni Bernasconi
Carla Amici
Nicoletta Zuliani
Fabrizio Porcari
Paolo Valente
Ernesto Schiano
Maria Civita Paparello
Biagio Rizzi
Nicola Grossi
Giorgio De Marchis
Francesco Carta
Claudio Sperduti
Enzo De Amicis
Marco Fioravante
Augusto Narducci
Emiliano Scinicariello
Maria Innamorato
Stefano Recchia
Lucio De Filippis
Claudio Lecce
Fabrizio Mattioli
Renato Campoli
Antonio Scarsella