L’editoriale – Natale di amore
di Alga Madìa –
Lessi da qualche parte e chissà quando che ogni volta che nasce un bambino è un segno che Dio non si è ancora stancato degli uomini. Non l’ho mai dimenticato.
La nascita di un Bambino speciale che ogni anno si fa ricordare da millenni, ma anche la nascita di tanti bambini condannati ad essere mortali, segna il passo positivo della nostra esistenza. La vita degli uomini cammina coll’invecchiare della Terra in un rinnovamento incessante.
E in questo movimento costante di anime c’è, o ci dovrebbe essere sempre, un momento concesso e doveroso in cui ci sediamo a pensare. A noi, a ciò che siamo, che siamo stati e che vorremmo essere. Che confusione. Forse è più semplice pensare alle numerose cadute e a quando si prova a rialzarsi. A quando ci sentiamo incapaci, offesi, umiliati e a quando forti, di non si sa cosa, mettiamo noi stessi in ciò che facciamo.
Quante volte l’ho fatto. Sono stata fidanzata, moglie, compagna e mamma. Tutto discutibilmente bene. Tutto indiscutibilmente male. Ma una gioia su tutte a cui non mi sono mai abituata e che non ha mai smesso di farmi sentire fiera del mio operato è stato quel figlio che qualcuno mi ha messo fra le braccia, quando neonato non avrei saputo come fare per non farlo cadere e invece ho cresciuto con un amore difficile da raccontare, facile da comprendere per chi l’ha provato.
Quell’amore che non finisce neanche quando quel bambino diventa molto più alto di noi, quando dà gioia vederlo felice e dolore la sua sofferenza. Orgoglio i suoi successi e disappunto e rabbia tutte le volte in cui inciampa.
Natale festa, della natività, potrebbe servire a noi tutti per non dimenticare che tutto nella vita può passare. Anche la rabbia e i sentimenti più negativi. Difficile da far passare quello strano sentimento che si chiama amore. Qualcuno è venuto a portarlo fino a noi e come il Natale che festeggiamo è sempre pronto a rinnovarsi.
Che si un buon Natale per tutti, di amore.