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“Progetto Michelangelo” un affascinante romanzo di fantascienza di Bruno Vitiello,

 di Cora Craus –

 “Tra secoli, la Terra avrà cambiato profondamente i propri connotati: grandi deserti sorgeranno là dove città come Firenze, Roma e Atene esistevano un giorno, orribili mutazioni conviveranno con esseri umani geneticamente perfetti, frutto degli esperimenti degli Ingegneri genetici, protetti dai principi e dai duchi di una sorta di secondo rinascimento contro l’oscurantismo di una Chiesa nata dalla comparsa di una struttura aliena e di una Forma indescrivibile là dove era sorta l’antica Acropoli. In questo mondo bruciato e decadente, prende forma un progetto straordinario: ridare vita, grazie al DNA, allo straordinario genio del grande Michelangelo, per ridare una speranza a un mondo pauroso”.

E’ la trama, in breve, del romanzo “Progetto Michelangelo” di Bruno Vitiello, considerato tra i maggiori autori italiani di science fiction. È un romanzo pubblicato qualche tempo fa e che vale la pena di rileggere.

Il libro è un affascinante romanzo di fantascienza pervaso da raffinati intrecci e ricco d’intriganti richiami artistici-letterari. Le pagine ospitano una narrazione serrata, al cardiopalma, accompagnata da uno stile impeccabile e da una suspense senza soluzione di continuità. In un’atmosfera, anzi in un angoscioso sogno da Medioevo prossimo venturo, l’autore con maestria tratteggia, dà forma a vecchie, antiche paure e a nuovi, e, tutt’altro che inverosimili, incubi.  Elementi che avvincono il lettore fino all’ultimo inquietante rigo.

Bruno Vitiello, nato a Napoli, laureato in Lettere Moderne, è stato docente presso l’Istituto Magistrale A. Manzoni di Latina, oggi è professore di Latino e Italiano presso la Scuola Europea di Bruxelles. Autore d’importanti saggi storici, esordì come autore di fantascienza nel 1989 sull’importante rivista specialistica “Futuro Europa”. In questo romanzo Vitiello, crea un mondo, dove l’uomo dopo aver tradito e distrutto quasi del tutto la vita del pianeta e se stesso con un illusorio progresso ha finito per annientare anche l’Uomo cancellando etica, religione, carità, ideali. Un mondo dove la scienza e la religione sono tornate a essere nemici senza dialogo e quel che resta del genere umano è di nuovo preda di antiche superstizioni, d’inaudite forme di oppressioni politiche e sociali. In questo mondo di macerie reali e morali, la speranza della rinascita sembra affidata ancora una volta alla bellezza universale dell’arte sorretta da sorella scienza. Quasi tutti i romanzi di fantascienza muovono da ipotesi scientifiche cosa che fa anche “Progetto Michelangelo”, (ed.Perseo libri – pag.365 – € 20,66) ma poi la scienza diventa quasi un semplice fondale mentre i primi attori sono la storia, il coraggio, l’arte, l’idea di un dio. Mentre, tra le righe, appare tangibile la tesi, il bisogno di un nuovo Illuminismo. Ci piace definire questo romanzo un’opera corale, dove la moltitudine dei personaggi sono sfaccettature di un interiore atlante dell’anima dove di volta in volta il lettore s’immedesima.  “Progetto Michelangelo” è un romanzo che vale la pena di leggere per le tante ragioni esposte ma soprattutto perché come scrive lo stesso autore: “La fantascienza è la letteratura del probabile, del futuro, di come saremo e di come potremmo essere”.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista