Il Vescovo Crociata incontra i giornalisti nell’ormai consueto appuntamento annuale
Si è tenuto questa mattina l’ormai consueto appuntamento del Vescovo Mariano Crociata con i giornalisti pontini, in occasione – questa volta leggermente spostato per impegni della Curia, visto che ricorre il 24 gennaio – della festività di San Francesco De Sales, santo patrono, appunto, dei giornalisti.
“Non temere perché io sono con te” il titolo dell’incontro, volto alla speranza e alla fiducia nel nostro tempo. Un incontro dove gli spunti di riflessione sono stati diversi: “Un lavoro complesso, il vostro – ha detto il Vescovo Crociata – voi avete la possibilità di colorare, di edulcorare, ciò che riferite e dovreste lasciare spazio a una maggiore fiducia perché se se sono soprattutto gli aspetti negativi a prevalere anche il nostro sguardo diventa negativo”. Mons. Crociata poi non ha mancato di portare la solidarietà e il suo personale dispiacere per la chiusura di un altro quotidiano locale e quindi la perdita di lavoro per tanti colleghi. Presente a questo appuntamento quest’anno anche Lazzaro Pappagallo, segretario regionale dell’Associazione di categoria Stampa Romana e la Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Paola Spadari, che a loro volta hanno sottolineato le problematiche che affrontano quotidianamente tanti colleghi, non ultimo il Lazio detiene un triste primato che è quello di avere il maggior numero di giornalisti minacciati d’Italia.
Il Vescovo poi ha ribadito quanto sia importante l’attività della Curia volta a trovare un maggior benessere sociale: la Caritas diocesana fornisce quotidianamente fra i 100 e 150 pasti, e poi la recente apertura di uno studio medico, fornito di strumenti diagnostici e per la cura odontoiatrica, e infine l’accesso al micro credito da parte di famiglie che vivono disagi economici , e si è detto speranzoso che altre banche territoriali aderiscano al progetto promosso dalla Curia di Latina.
Un incontro positivo e ricco di spunti e di proposte, come quella venuta dalla Presidente Spadari, di creare all’interno del Palazzo della Curia una redazione per i colleghi che abbiano bisogno di uno spazio fisico che faccia da redazione per i freelance o per quanti giornalisti non abbiano un punto d’appoggio per il proprio lavoro.