SBC incontra il mondo dell’agricoltura: Rita Palombi: “O ci distinguiamo o ci estinguiamo”
Sezze Bene Comune ha incontrato il mondo degli agricoltori ed allevatori.
Un confronto interessante e utile al quale hanno preso parte diverse figure di rilievo nel settore agricolo e zootecnico.
Dalla loro comprovata competenza è emersa l’esigenza di porre l’accento su diversi aspetti riguardanti le campagne setine, come per esempio l’agronoma Fiaschetti che ha evidenziato le carenze avvertite dagli allevatori pontini; l’architetto paesaggista L. Mauloni ha sottolineato – con rammarico – l’esistenza di terreni non valorizzati per il loro potenziale, che risultano addirittura minacciate da discariche abusive ed inquinamento ambientale. Il prof. S.Tresca ha illustrato le diverse colture tipiche della zona sulle quali si deve investire per il futuro.
La candidata sindaco Rita Palombi ha sottolineato con forza l’importanza di ridare alle nostre terre la dignità ed il valore che meritano: “Bisogna operare per recuperare la coltivazione di quei prodotti agricoli che, nonostante siano un caposaldo della nostra tradizione, hanno subìto un progressivo abbandono” La Palombi va dritto al punto della questione e incalza: “Dobbiamo puntare sulle nostre risorse e lavorare affinché diventino delle eccellenze; non è pensabile inserirsi in un contesto di economia globalizzata, dove finiremmo schiacciati dalle grandi multinazionali e dall’importazione di prodotti esteri a prezzi stracciati. Il nostro futuro sono i prodotti tipici locali: carciofi, olio, visciole e altre colture tipiche che possono avere un utilizzo in svariati settori. Attraverso un’attenta ricognizione del patrimonio immobiliare e terriero punteremo ad affidare la coltivazione delle terre a giovani imprenditori agricoli, agevolandoli per consentire loro di ottenere quelle eccellenze che possono essere ottenute soltanto in questo nostro territorio. Occorre capire che siamo di fronte ad un bivio: o ci distinguiamo o ci estinguiamo.”
La candidata sindaco Rita Palombi ha sottolineato con forza l’importanza di ridare alle nostre terre la dignità ed il valore che meritano: “Bisogna operare per recuperare la coltivazione di quei prodotti agricoli che, nonostante siano un caposaldo della nostra tradizione, hanno subìto un progressivo abbandono” La Palombi va dritto al punto della questione e incalza: “Dobbiamo puntare sulle nostre risorse e lavorare affinché diventino delle eccellenze; non è pensabile inserirsi in un contesto di economia globalizzata, dove finiremmo schiacciati dalle grandi multinazionali e dall’importazione di prodotti esteri a prezzi stracciati. Il nostro futuro sono i prodotti tipici locali: carciofi, olio, visciole e altre colture tipiche che possono avere un utilizzo in svariati settori. Attraverso un’attenta ricognizione del patrimonio immobiliare e terriero punteremo ad affidare la coltivazione delle terre a giovani imprenditori agricoli, agevolandoli per consentire loro di ottenere quelle eccellenze che possono essere ottenute soltanto in questo nostro territorio. Occorre capire che siamo di fronte ad un bivio: o ci distinguiamo o ci estinguiamo.”
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