L’anno d’oro di Silvia Bonsanti: dalla promozione conquistata sul campo alla borsa di studio in Finlandia
di Marina Bassano –
Mettere a terra il punto che vale una promozione è il desiderio di qualsiasi atleta, di quelli che sogni la notte e ti svegli col sorriso. Silvia Bonsanti questo sogno l’ha realizzato ad occhi aperti, a 17 anni, nella partita che è valsa alla sua squadra il meritatissimo passaggio alla serie B2 di pallavolo.
“Michela (Sciscione ndr) me l’aveva detto che se la palla fosse stata buona, l’avrebbe alzata a me. In quel momento mi sono sentita non importante, ma felice, perché se la mia palleggiatrice si fida di me per fare un punto del genere, non ci sono altre parole per descrivere la sensazione: felice. Poi quando la palla è andata a terra, è stata tutto un susseguirsi di emozioni, di incredulità, mentre pensavo “oddio l’ho fatto io, l’ho chiusa io, siamo in B!!””.
Silvia racconta così quel momento di domenica 23 Aprile, quando la Futura Terracina vinceva il campionato con 3 giornate d’anticipo e festeggiava la conquista del campionato nazionale. Lo racconta con l’imbarazzo di una ragazza della sua età, che si ritrova a parlare di sé di fronte a un registratore, ma con la consapevolezza di chi già è cosciente della portata del risultato raggiunto.
“Il campionato è andato alla grande, dopo la promozione in C lo scorso anno dalla serie D; il gruppo è stato molto più omogeneo rispetto all’anno passato, con due nuovi acquisti importanti. Ci siamo supportate a vicenda e in questo modo siamo state molto più squadra delle altre del campionato: senz’altro il gruppo è stata la nostra arma in più. Abbiamo avuto anche noi un momento di crisi, una serie di partite nelle quali abbiamo avuto un calo generale, ma siamo state brave a riprenderci in fretta.”
Di proprietà della Pallavolo Volta Latina, Silvia ha disputato parallelamente con la società di Terracina anche il campionato Under 18, vincendo il titolo provinciale e arrivando ai quarti di finale nella fase regionale. Il suo è un ruolo delicato per la pallavolo moderna e ce lo racconta dal suo punto di vista:
“Fino all’anno scorso non mi piaceva molto il ruolo del centrale, perché nelle under è un attaccante poco sfruttato. Invece ora giocando di più, riesco a divertirmi e a entrare nel vivo della partita; l’attacco è il fondamentale che mi dà più soddisfazioni, mentre a muro c’è ancora molto da migliorare”.
Una strada che è stata naturale per Silvia, con una mamma come Sonia Lungo, allenatrice e ex giocatrice che ha scritto la storia della pallavolo pontina, così come lo è per la sorella Alessia.
“Praticamente sono nata in palestra, da quando ho 8 anni vivo con il pallone in mano, e da 12 anni faccio agonismo. D’estate, a campionato fermo, gioco anche a beach volley. Quest’anno ho partecipato alle selezioni regionali e al campionato della Lega Italiana Beach Volley per società con l’Air Beach Volley School, in coppia con la mia compagna di squadra Giulia Sciscione, ed è stata un’esperienza bellissima, con la finale nazionale di Ostia guadagnata. Mi è dispiaciuto non prendervi parte per la concomitanza con l’ultima partita di campionato. Sono due sport che amo e ad ora non saprei dire se dovessi scegliere quale vincerebbe”.
La pallavolo è per Silvia principalmente una valvola di sfogo, che le permette di lasciare per un po’ il mondo della scuola e dei compiti. Al terzo anno di Liceo Scientifico, Silvia non ha problemi a gestire studio, allenamenti e campionato, riuscendo con grandi risultati in entrambi i settori:
“Ci sono certamente dei sacrifici da fare per conciliare scuola allenamenti e gare, ma non sono pesanti da affrontare perché riesco a gestirmi in modo equilibrato nell’arco di tutta la settimana, trovando anche il tempo per gli amici quando finisco. Fortunatamente riesco a stare molto attenta in classe, cosa che mi aiuta quando arrivo a casa, dove mi basta relativamente poco tempo per memorizzare”.
Una letterata in un liceo scientifico, che ama leggere e scrivere; per i suoi temi a scuola riceve continuamente i complimenti della sua insegnante di italiano. Adora guardare le serie tv, in particolare il Trono di Spade e mi confessa quasi fosse un segreto che sui blog della serie le piace scrivere possibili trame alternative, che per ora restano top secret, assolutamente nascoste dalla lettura di chiunque non sia in rete, atteggiamento comune a quasi tutte le adolescenti (compresa a suo tempo la sottoscritta), oltremodo gelose del proprio mondo e dei propri pensieri.
Nonostante a suo dire non vada molto d’accordo con le materie scientifiche, Silvia con il suo rendimento alto riesce per meriti scolastici ad ottenere una borsa di studio all’estero. A Settembre infatti andrà in Finlandia per studiare e frequenterà lì il quarto anno di liceo:
“Le mie materie preferite sono italiano e filosofia, direi perfette in un liceo scientifico! Quelle con cui meno vado d’accordo fisica e chimica.
Ho scelto la Finlandia per la cultura, per i paesaggi, e perché adoro il freddo! Sono molto emozionata ma non ancora spaventata, forse non ho ancora realizzato pienamente che starò via un anno intero e che andrò ad abitare presso un’altra famiglia. Mi aspetto di maturare, diventare più indipendente e più estroversa; spero anche di fare un’esperienza di pallavolo finlandese!”
Dopo l’ultimo punto che porta la sua firma quindi, la Futura Terracina dovrà fare a meno di lei per la prossima importante stagione. E’ una delle cose che rimpiange e le si legge negli occhi:
“Mi dispiace moltissimo non stare con le ragazze a Settembre per la nuova avventura, ma quasi non era in programma, abbiamo fatto la domanda ma non mi aspettavo di vincerla. Seguirò le mie compagne in ogni momento anche stando così lontano.
Oltre questo, mi mancherà ovviamente la mia famiglia e mi mancheranno i miei amici, ma fortunatamente oggi ci sono tanti modi per tenersi in contatto. Mi viene in mente anche il clima di familiarità che una città come Latina ti garantisce, quando per strada ti giri e trovi qualcuno da salutare, ma si tratta solo di un’abitudine”.
Un anno da incorniciare per Silvia, chiuso col botto finale, che le ha lasciato questo insegnamento:
“Ho imparato che se una cosa la vuoi davvero, lottando la riesci a ottenere; sembra banale ma non lo è affatto, volere è potere”.
Questo è quello che ha insegnato il 2017 a Silvia, e a tanti lei potrebbe insegnare come si possa senza rinunciare alle passioni, riuscire bene negli studi e ritagliare del tempo per sé.
Invece c’è qualcosa che sicuramente insegna lei a me: come si possa e si debba a volte andare lontano, avendo ben presente da dove si viene, non avendo paura di perdere quel tanto che si è costruito. E’ un insegnamento che se viene da una ragazza di 17 anni, ha un qualcosa di speciale, come lei. Perché so per certo che non si affida a chiunque il punto che vale una promozione.