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A Latina il docufilm Nessuno è perfetto, la presentazione al Cinema Corso

di Redazione –

Ha finalmente trovato alloggio anche a Latina l’ultimo docufilm di Fabiomassimo Lozzi e Antonio Veneziani, prodotto da Ar.Pa. Film, già clamoroso successo al XXVIII Torino LGBT Film Festival e nella sesta edizione di Divergenti – Festival Internazionale del Cinema Trans, l’unico festival cinematografico italiano a tematica trans, da questa stessa pellicola inaugurata.
“Nessuno è perfetto!” sarà presentato al pubblico pontino nella serata di martedì 30 maggio 2017, presso il Multisala Corso (Corso della Repubblica, 148 – 04100 Latina, LT), alle ore 21:00.
Sono passati cinque anni dal lancio di “Altromondo” (2008), un film divenuto caso nazionale e liberamente ispirato ai libri-inchiesta di Antonio Veneziani e Riccardo Reim, “I Mignotti” e “Pornocuore”, autentiche pietre miliari della cultura omosessuale italiana. Oggi Veneziani e Lozzi, questi anche regista, perlustrano un ambiente che la cronaca attuale e i mass media sono soliti rinzeppare di eccessi e colori, sensazionalismi spiccioli, ignorando quasi sempre
l’esistenza di migliaia di persone transessuali che conducono un’esistenza quotidiana del tutto ordinaria. “Nessuno è perfetto!” racconta le loro esperienze: porterà alla luce le testimonianze e le storie di personaggi autorevoli come Porpora Marcasciano (presidente MIT, Movimento Identità Transessuale), Leila Pereira Daianis (presidente Associazione Libellula), Carmen Bertolazzi (presidente Associazione Culturale Ora d’Aria Roma), Andrea Berardicurti (Circolo di cultura Omosessuale Mario Mieli) e il film-maker e pornologo Michele Capozzi (T.V. Transvestite, Pornology). Loro e tanti altri restituiscono con dovizia di particolari il contesto storico, politico, sociale e culturale in cui si svolgono le vite delle protagoniste. Inoltre il compianto Vinicio Diamanti, attore icona della cinematografia trans (da Il Vizietto a Delitto al Blue Gay a Er Moretto), intervistato da Veneziani alcuni anni prima della sua morte, rievoca le sue avventure amorose degli anni cinquanta e sessanta e la fa da Cicerone in questo viaggio di scoperta – o riscoperta – di un mondo che forse nessuno ha mai esplorato davvero.

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