“L’Architetto nell’emergenza sismica”, a Latina un convegno nazionale ed un libro
di Cora Craus –
“L’emergenza è una condizione che fa riflettere, occorre porre le basi per una nuova cultura tecnica che affronti i problemi della progettazione degli edifici ma, anche del territorio, una condizione permanente di sensibilizzazione alla prevenzione in fase di progettazione che coinvolga non solo i professionisti ma anche i cittadini e gli enti, per evitare che eventi drammatici si ripetano”. Con queste parole il presidente dell’Ordine degli Architetti di Latina, Massimo Rosolini, nel suo intervento conclusivo ha ringraziato i partecipanti al convegno nazionale che si è tenuto a Latina il 21 marzo 2018, nella sala congressi della Curia Vescovile.
Le esperienze e le attività del team pontino, che ha prestato l’opera professionale a seguito degli eventi sismici dell’Aquila e del centro Italia, sono state raccolte in una pubblicazione dal titolo: “L’architetto nell’emergenza sismica” la quale è stata presentata durante il convegno e consegnata ai partecipanti.
Questo è stato il primo confronto pubblico professionale sulla prevenzione e progettazione del territorio che si è tenuto dopo i tragici eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale e l’isola di Ischia. L’iniziativa formativa è stata organizzata dall’Ordine degli Architetti di Latina, con la collaborazione della Rete Nazionale degli Architetti a cui hanno partecipato relatori di fama nazionale come Walter Baricchi, Pasquale Zaffina, Filomena Papa, Erika Ceriana Mayneri, i presidenti degli ordini degli architetti del Lazio, nonché il direttore regionale dei VVF di Latina, Claudio De Angelis e l’ing. Clara Modesto. Walter Baricchi, Coordinatore del Dipartimento Cooperazione, Solidarietà e Protezione Civile del CNAPPC nel suo intervento ha annunciato l’imminente costituzione del Corpo Tecnico Nazionale, un soggetto unico e sinergico per la gestione dell’emergenza e della prevenzione che prevede al suo interno la presenza di diverse figure professionali, oltre a quella dell’architetto verificatore, ed ha elogiato le attività degli architetti pontini che, numerosi, e sempre in prima linea, hanno prestato la loro opera di agibilitatori nelle zone dei sismi in maniera volontaria.