ED AttualitàED in prima

Il Parco del Circeo premiato dal Ministero dell’Ambiente per la Conservazione e gestione della Biodiversità

 

Di Redazione –

 

Il Parco del Circeo è stato premiato dal Ministero dell’Ambiente per la Conservazione e gestione della Biodiversità; un prestigioso riconoscimento per l’Azione di sistema dedicata alle comunità ornitiche negli agroecosistemi dei Parchi nazionali.

All’incontro svoltosi presso il Ministero a Roma erano presenti il direttore della Direzione Generale del settore Protezione della natura e del mare del Mattm, Carlo Zaghi; i direttori degli Enti Parco del Circeo e Parco dell’Arcipelago Toscano, Paolo Cassola e Maurizio Burlando; Ester del Bove, responsabile del servizio Conservazione della natura del Parco del Circeo; Diego Martino, Francesco Randisi e Daniele Ballo della DG PNM del Matt.

Ringraziamo del riconoscimento il Ministero anche perché il progetto rappresenta una novità nell’ambito delle Azioni di sistema promosse a livello nazionale. – spiega il direttore del Parco del Circeo, Paolo Cassola – Tale iniziativa, infatti, nasce da una proposta fatta dall’Ente Parco per favorire un rapporto virtuoso e funzionale tra attività di ricerca e applicazione dei risultati nell’ambito di attività economiche, in questo caso di attività agricole”.

Sul sistema dei 24 Parchi nazionali, la Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Mattm), ha premiato nei giorni scorsi come migliori performance l’Ente Parco nazionale del Circeo e l’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano per le attività 2019 dedicate alla conservazione e gestione della Biodiversità. Un riconoscimento gestionale importante per il Circeo e che riguarda in particolare l’Azione di sistema relativa alle comunità ornitiche negli agroecosistemi dei Parchi Nazionali. 

Il progetto, proposto dal Parco del Circeo nel 2016 e finanziato dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito delle Direttive per l’indirizzo delle attività dirette alla conservazione della biodiversità, ha come obiettivo l’accrescimento delle conoscenze sulle popolazioni di uccelli degli agroecosistemi di cinque Parchi nazionali (PN del Circeo come capofila, PN dell’Appennino Tosco-Emiliano, PN dell’Arcipelago Toscano, PN dei Monti Sibillini e PN del Gran Sasso e dei Monti della Laga), al fine di valutarne lo stato delle popolazioni e i fattori che ne determinano la presenza e la distribuzione all’interno delle aree protette. Da questa indagine scaturisce l’importanza degli agroecosistemi per la conservazione della biodiversità e della necessità di porre grande attenzione a questi ambienti per mantenerli e migliorarli. Al contempo emerge anche l’importanza del ruolo di guida che i Parchi nazionali svolgono per la conservazione e la valorizzazione degli agroecosistemi, nell’ambito di un processo più generale che riguarda l’intero territorio.

Il ruolo dei Parchi nazionali consiste quindi non solo nel tutelare le aree più selvagge in cui vivono specie rare e preziose, ma anche quelle più critiche dove ad esempio insiste un’agricoltura ed una zootecnia tradizionali, che possono diventare mezzi per la conservazione dell’eterogeneità ambientale e della diversità biologica oltreché possibili laboratori per un’agricoltura pulita e di filiera corta. Al Parco è stato assegnato anche un premio economico di 30mila euro per il proseguo delle ricerche ed azioni.

 

 

 

 

Previous post

Passione musica. Tutto pronto per la 4ª edizione dell’Ardeajazz Winter

Next post

“Contro il fanatismo” di Amos Oz. Una lezione di rispetto e libertà

Cora Craus

Cora Craus

Giornalista