LA “CATENA ROSA”: LA LOTTA CONTRO IL TUMORE AL SENO
Di redazione –
La “catena rosa” della prevenzione è arrivata ad Aprilia. Questa mattina, in apertura della Campagna Mondiale Nastro Rosa 2020, il sindaco di Sermoneta, Giuseppina Giovannoli, ha affidato al Primo Cittadino di Aprilia, Antonio Terra, il prezioso simbolo, una catena di lana rosa lavorata, partito anni fa da Roccagorga da una idea dell’allora Sindaca Carla Amici, ha raggiunto Minturno, Gaeta, Terracina, Sermoneta e da Aprilia, sarà poi trasferito in altri Comuni della Provincia per richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza della lotta contro il cancro al seno. La conferenza stampa della LILT, ASL, Breast Unit e Università Sapienza Polo Pontino, moderata dalla giornalista Mariassunta D’Alessio, si è svolta dinanzi ad un pubblico dimezzato dall’emergenza sanitaria in atto ma formato da rappresentanti di Istituzioni e Associazioni del volontariato sanitario e sociale. I relatori prof.ssa Antonella Calogero, il prof. Fabio Ricci, il dott. Luigi Rossi, hanno posto l’accento sui numeri, le nuove cure, le prospettive della ricerca, sulla qualità della vita e la certezza che si può ridurre ancora la mortalità per cancro al seno fino alla sua sconfitta. Le Breast Unit, nate in tutta Italia hanno fatto aumentare del 20% la sopravvivenza delle donne colpite dal tumore al seno. Ricordarlo è dunque un imperativo etico e una precisa scelta culturale fondata su principi di giustizia ed uguaglianza e criteri di qualità e umanità, “integrando forze e competenze”.
Dopo il benvenuto e i saluti iniziali, si è svolta la cerimonia di consegna di un Poster, con i risultati di uno studio condotto sulle donne operate presso la Breast Unit nell’ultimo anno, che ha avuto il patrocinio del Comune di Aprilia e delle Associazioni presenti a questa cerimonia. Il lavoro verrà presentato al XXII Congresso Nazionale dell’AIOM (Associazione Nazionale Oncologia Medica), nel mese di ottobre 2020 a Roma. Il Poster è stato consegnato dalla dott.ssa Alessandra Rita La Manna, primo autore del lavoro, Dirigente Medico della Breast Unit di latina, a S.E. il Prefetto, dott. Maurizio Falco, al Sindaco Antonio Terra, alla Consigliera Regionale Enrica Onorati e ai rappresentanti delle Associazioni. I rappresentanti delle Associazioni hanno sottolineato che: “Questo è un appuntamento con la Speranza”, presenti per la LILT il Responsabile Regionale dott. Alfredo Cecconi, per l’AVO la prof.ssa Paola Miceli e la sig. Giuseppina Cadoni, per Donna più la dott.ssa Anna Maria De Cave, per l’ANDOS di Aprilia la dott.ssa Teresa Langiano, per il Tribunale dei diritti del malato la dott.ssa Gianna Sangiorgi, per i Lions di Latina i dott. Stefano De Caro e Gianni Borsa, per i Lions Sabaudia-San Felice, le prof. Ida Zappalà e Vanda Bellini, per la Croce Rossa di Aprilia il dott. Lorenzo Munari, “un raggio di sole nonostante il maltempo”, un messaggio di speranza “dal tumore alla mammella si guarisce”, che deve raggiungere attraverso la nostra azione sul territorio, l’intera collettività. Dietro ogni fiocco o luce rosa che vedremo nel mese di ottobre in ogni parte della nostra Provincia, ci sono contenuti e risultati precisi ottenuti in questi anni facendo rete nel solo interesse delle donne. “Dobbiamo diffondere la certezza che dal cancro si può guarisce – ha dichiarato il dott. Carlo De Masi Responsabile Aziendale della Breast Unit di Latina – ma essere chiari sul come si raggiunge questo risultato: affidandosi ai percorsi istituzionali degli screening regionali (che riguardano donne dai 50 ai 74 anni) e alle Breast Unit che eliminano squilibri territoriali e disuguaglianze sociali, aumentando la sopravvivenza del 20%”. “Illuminare di rosa i monumenti simbolo nelle nostre città -ha detto la presidente della LILT provinciale di Latina, dott.ssa Nicoletta D’Erme- resta importante come richiamo e come sensibilizzazione, ma devono partire da qui azioni sempre più concrete volte ad aiutare le donne che si sono ammalate e quelle che devono allontanare l’insorgenza del tumore facendo prevenzione e cambiando stile di vita”. Da Aprilia, quindi, ancora un “inno alla speranza”, un impegno condiviso da tutti i relatori presenti e fatto proprio da tutti i partecipanti, dal Prefetto di Latina dott. Maurizio Falco, alla Consigliera Regionale dott.ssa Enrica Onorati, al Direttore Sanitario del Goretti dott. Sergio Parrocchia, alle varie autorità, alle associazioni e ai cittadini intervenuti. “Vogliamo sempre più curare chi si ammala ponendo al centro il malato e tutti i suoi bisogni”, la promessa del dott. Belardino Rossi in rappresentanza del Direttore Generale dott. Giorgio Casati e del Direttore Sanitario Aziendale dott. Giuseppe Visconti. La prevenzione va fatta sempre, non solo ad ottobre, a prescindere dall’emergenza Covid-19 e ovunque ci sia bisogno di supportare o curare una donna, proteggendola dal big killer del secolo ovvero il tumore alla mammella, prima causa di morte per troppe donne al mondo.
In conclusione l’Assessora dott.ssa Francesca Barbaliscia ha ringraziato il Comitato Organizzatore coordinato da Alessandro Novaga, composto da: Stefania Ciani, Rosario Cienzo, Marcella Schembari, Evangelista Fusco, Susanna Busco, Antonella Fontana, Personale Breast Unit, Volontari LILT, Volontari ANDOS di Aprilia, pro loco di Aprilia e Associazione Infiorata Città di Aprilia che ha realizzato un grande Nastro Rosa con oltre 2000 rose, un’opera posta all’ingresso della location del Convegno, ha ricordato
che dal tumore alla mammella si guarisce ma occorre fare rete, creare sinergie, ribadire l’importanza della corretta prevenzione, creare una collaborazione ancora più intensa tra Operatori Sanitari, Istituzioni, Enti e Associazioni.