Scuola dell’infanzia, iscrizioni fino al 15 febbraio
di Stefania Belmonte –
C’è tempo fino al 15 febbraio per le iscrizioni alla scuola dell’infanzia. Ecco tutte le informazioni per le mamme (e i papà) dei bimbi nati che compiranno i 3 anni entro il 30 aprile 2016.
Si tratta di un’iscrizione cartacea, che può essere fatta soltanto presentando domanda presso la segreteria dell’istituto prescelto. Si può fare domanda d’iscrizione presso un singolo istituto.
Documenti richiesti – Insieme al modello, a seconda degli istituti, bisognerà presentare anche una serie di documenti, alcuni dei quali potranno essere utilizzati per stilare la graduatoria per l’ingresso a scuola, come la dichiarazione che si risieda nel quartiere in cui sorge la scuola, l’autocertificazione dell’attività professionale (per i liberi professionisti) o un documento prodotto dal datore di lavoro (pubblico o privato) del genitore. Nel caso in cui i genitori siano separati o sia in atto una separazione, bisognerà anche perfezionare la domanda se l’affidamento del minore non è congiunto. Vengono di norma richiesti anche la tessera sanitaria ed il libretto vaccinale (in fotocopia) del bambino. Per gli stranieri, estratto di nascita o passaporto, nonché permesso di soggiorno del bambino o del genitore.
Bambini anticipatari – Molti istituti accettano da subito in classe i bimbi che non hanno ancora compiuto i tre anni di età. Dalle altre scuole, invece, vengono invece stilate due graduatorie: la prima riguarda i bimbi che compiono i tre anni entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. I bambini cosiddetti “anticipatari”, cioè che compiono i tre anni dal 1 gennaio al 30 aprile dell’anno successivo, possono essere inseriti in una seconda graduatoria e la loro frequenza scolastica sarà subordinata alla disponibilità di posti.
Tempo pieno o tempo ridotto – Le famiglie in genere possono scegliere quante ore far frequentare la scuola ai propri figli. L’orario scolastico è generalmente di 40 ore, con un servizio mensa a pagamento, con tariffe basate sulle fasce Isee. Ci sono anche però classi a tempo antimeridiano (25 ore), che lavorano solo di mattina e non usufruiscono della mensa.
L’ora di religione – Un tema controverso è quello dell’ora di religione. Si tratta di un’ora a settimana, in cui i bambini vengono affidati ad un insegnante specializzato in religione cattolica, che attraverso attività più o meno ludiche, avvicina i bimbi alle tematiche ed ai principi della chiesa cattolica. Viene spiegato il significato delle feste religiose e possono essere letti in classe racconti biblici in versioni adatte all’infanzia. L’ora di insegnamento della religione cattolica è facoltativa: sarà cura del genitore (o di chi esercita la patria potestà) scegliere, informandosi su quali attività siano previste dall’offerta formativa come alternativa a questa materia.