Artisti solidali. “Arte & libri per Diaphorà”…Piera Vertecchi
Di Cora Craus –
Chi sono gli artisti solidali che saranno presenti all’evento “Arte e libri per Diaphorà”, ideato e curato dalla scrittrice Rosa Manauzzi? Un gruppo di otto artisti che contribuiranno con l’esposizione delle loro opere e il loro entusiasmo ad un momento di fusione dove l’amore per la pittura e l’amore per i libri diventano un unico osmotico respiro in nome della solidarietà.
Infrangendo la convinzione di Gustav Klimit che recita: “Chi vuol sapere di più su di me, cioè sull’artista, l’unico che val la pena di conoscere”, noi abbiamo provato a conoscere, ponendo domande uguali per tutti, più da vicino “la persona dietro l’artista” e lo condividiamo con voi lettrici/ri.
Apre il nostro immaginario catalogo la latinense Piera Vertecchi che ama definirsi: “Una giovane artista di 67 anni”.
Cosa significa per Lei dipingere?
Per me dipingere è essere quella parte di me che resta sempre nascosta e quando inizio a fare qualche progetto mi sento completa non solo Piera insegnante, amica, mamma, Piera Vertecchi!
Le sue creazioni artistiche risentono di una qualche influenza letteraria?
Penso che le mie creazioni risentano di tutto quello che vivo e se penso a cose che ho letto mi vengono in mente poesie ermetiche, dove le parole suggeriscono emozioni e immagini.
Il suo romanzo preferito?
Rimasi colpita profondamente da ” Il lupo della steppa” di Hermann Hesse.
(n.d.r. Premio Nobel per la letteratura nel 1946, il primo ad essere premiato dopo la fine della seconda guerra mondiale, uno scrittore, un filosofo che sentiva profondamente lo spirito che animava e anima la Fondazione Nobel: cercare la pace e la riconciliazione tra uomini tra Nazioni.
“Il lupo nella steppa”: Il libro racconta la storia d’una profonda sofferenza psicologica che coglie il protagonista, Harry Haller (alter ego dello stesso Hesse, con cui condivide le iniziali H.H. del nome) alla soglia della mezza età (la stessa età dell’autore nel periodo in cui scrive il romanzo). Harry soffre d’un forte conflitto inerente alla propria personalità; il percorso di guarigione è la riconciliazione delle due parti antitetiche e contrapposte che ha dentro sé tramite l’umorismo, la risata cioè anche nei confronti di se stessi e davanti all’inadeguatezza della società e dell’intera cultura umana. Solo considerando la realtà dal punto di vista ironico Harry percorrerà i passi necessari per condurlo lungo la direzione della perfezione artistica. Citazione dal libro: “La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri.” )
Torniamo all’arte pittorica: il suo pittore preferito?
L’artista che sento di grande ispirazione in questi anni è Mark Rothko, precedentemente lo sono stati i surrealisti. Le immagini hanno un potere particolare: possono veicolare con grande forza cose non dette, nascoste nell’inconscio sia personale che collettivo.
Di questo pittore quale opera considera emblematica?
Moltissime opere di Mark Rothko
raccontano solitudine e profondità. Non ne ho una preferita. Anche se ha
inventato una tecnica pittorica amava ripetere: “Non mi
interessa il rapporto tra colore o forma o qualsiasi altra cosa. Mi interessa
solo esprimere le emozioni umane di base: tragedia, estasi, rovina e così via.”
Qual è il suo colore preferito?
Il colore che preferisco… Azzurro chiaro
Dispone della macchina del tempo: in quale periodo storico farebbe incursione?
Se potessi fare una incursione nel passato forse, solo, per un breve viaggio, andrei a “scuola” da Michelangelo Buonarroti
Cos’è per lei la pace?
La pace, per me, è senso di rispetto per la vita di tutti. Da ammiratrice di Mark Rothko, il pittore della contemplazione, vorrei la pace nell’animo di tutti. Che non ci fosse più nessuna brutalità su donne e su persone indifese.
La Diaphorà è “una certezza” per le persone con disabilità. Un’associazione, che grazie ai tanti volontari, offre un variegato ventaglio di attività; tra esse c’è qualcuna che apprezza in maniera particolare?
Tutte, ma per rispondere alla sua domanda, segnalo nell’ambito dello sport e del benessere, settore quanto mai importante per le persone “speciali”, il corso d’atletica che, e riprendo le parole dei responsabili dell’associazione: “assume un ruolo educativo fondamentale in cui la persona si confronta con sé stessa e con gli altri, scoprendo regole e valori fondanti”.
Brevi cenni biografici di Piera Vertecchi.
Dopo i suoi studi artistici, Piera, si è dedicata a situazioni lavorative diverse per molti anni per fare la genitrice poi è riemersa la sua passione per l’insegnamento e si è specializzata per lavorare con i ragazzi “speciali” trovando il piacere di far crescere con loro la passione per l’espressione artistica. Ha quindi ripreso a dipingere e ad esporre in molte collettive nella propria città ed anche a Roma, Aprilia, Sabaudia. Ama sperimentare tecniche diverse come dipingere col caffè o acrilici e l’uso di terre e ori arrivando dal figurativo all’astratto gestuale.