MAD presenta “Galleria Sonora PEJMAN TADAYON – Musica Arte Cultura Persiana” presso il Conservatorio Musicale di Latina
A cura di Cora Craus –
Mercoledì, 26 ottobre alle ore 17:30 sarà presentata presso l’Auditorium (sala C sezione distaccata via Ezio, 26) del Conservatorio di Musica “Ottorino Respighi” di Latina la mostra: “Galleria Sonora PEJMAN TADAYON – Musica Arte Cultura Persiana” curata da Fabio D’Achille fondatore del MAD Museo d’Arte Diffusa.
Un prezioso evento collaterale per la chiusura dell’ Early Music Festival 2022 del Dipartimento di Musica Antica. Sarà anche l’occasione per ascoltare la musicista, viola da Gamba, Amalia Ottone nello speciale Laurea/concerto.
Della particolarissima mostra di Pejman Tadayon, che sarà visitabile fino 31 Dicembre del 2022, ce ne parla lo stesso Fabio D’Achille in una nota: “Incontro Pejman Tadayon in uno dei più importanti eventi per i bandi della cultura organizzati recentemente dall’Assessore Silvio Di Francia per il Comune di Latina; sul palco suona degli strani strumenti, chitarre con forme panciute, oggetti naturali che diventano fiati e percussioni. Le sue performance spaziano appunto armonicamente e ritmicamente in supporto alle melodie dei concerti ma anche alle sue composizioni musicali, pittoriche e poetiche. La pittura sonora mi ha conquistato immediatamente per l’effetto avvolgente della sinestesia che la connota. Questi strumenti sono sculture interattive che come dice l’artista non è vietato toccare, anzi vanno sfiorate per entrare minimamente in contatto con l’immensa cultura persiana. Le opere dell’artista iraniano sono in mostra negli spazi didattico-musicali del Conservatorio Ottorino Respighi per la chiusura dell’Early Music Festival 2022; nella Sala C, proprio tra clavicembali, fortepiano organi, antichi strumenti della nostra tradizione. L’incontro tra le culture avviene proprio in questo spazio dove pittura e musica convivono in un lungo ed interessante progetto didattico tra Museo d’Arte Diffusa e Conservatorio Musicale”.
Chi è l’artistaPejman Tadayon ?
Pejman Tadayon inizia a dipingere all’età di tre anni sotto la supervisione del nonno materno Morteza Sharifi, uno dei più noti pittori di Isfahan. In Iran studia pittura con maestri del calibro di Morteza Nasr e Akbar Mikhak. Nel 2002 si trasferisce in Italia e prosegue gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, per poi stabilirsi a Roma. Espone i suoi quadri in vari paesi, tra cui Germania, Italia, Francia, Portogallo, Spagna e Stati Uniti.
Musicista professionista, nelle sue opere Pejman cerca di esplorare ed esprimere il rapporto tra musica e pittura. Per la prima volta introduce nel mondo dell’arte la pittura sonora, realizzando quadri in grado di emettere vere e proprie note. Nei suoi dipinti utilizza corde di strumenti musicali, che l’osservatore è in grado di suonare, per sentire e comprendere gli stati d’animo di ogni opera.
In molti dei suoi concerti Pejman espone i quadri sonori sul palcoscenico, dove la pittura si traduce in musica e il pubblico può ascoltare il suono delle immagini e dei colori. “Sono convinto – dice Pejman Tadayon – che l’oriente e l’occidente possano incontrarsi e conoscersi profondamente. E non ho altro che la musica per dimostrarlo”.
Cos’è la “Galleria Sonora” ideata e creata dall’artista iraniano?
La Galleria Sonora è un luogo di condivisione e di scambio, in cui si incontrano e collaborano artisti provenienti da ogni parte del mondo. Fondata da Pejman Tadayon nel 2018, nasce per favorire il confronto fra culture e unire le due principali passioni dell’artista persiano: la musica e la pittura. Situata nel quartiere San Giovanni di Roma la Galleria Sonora è al tempo stesso una location per eventi e uno spazio espositivo che, oltre alla mostra permanente di quadri sonori di Pejman Tadayon, ospita concerti, reading, laboratori e seminari. Il programma culturale, propone: concerti di musica orientale; progetti ispirati ai repertori della tradizione popolare e alle sonorità del Mediterraneo; concerti di world music, jazz e musica d’autore; corsi di teoria musicale e filosofia orientale; corsi di canto e strumenti orientali (oud, saz, daf, ney). In questo spazio si sono esibiti artisti come Nando Citarella, Stefano Saletti, Raffaela Siniscalchi, Gabriele Cohen, Gabriella Aiello, Barbara Eramo, Imran Kahn, Ustad Daud Khan e Nabil Bey, voce e autore dei Radiodervish.