“La locomotiva gialla” di Rocco Della Corte tra i vincitori del concorso letterario “Piccole pesti leggono”
Di Cora Craus –
I colori, una giornata buia, una locomotiva gialla, un arcobaleno e Arlecchino sono al centro del racconto “La locomotiva gialla” di Rocco Della Corte pubblicato nell’antologia “Piccole Pesti Leggono”, che raccoglie i dodici racconti vincitori della VII Edizione dell’omonimo concorso letterario indetto dalla casa editrice Kimerik, dinamica realtà editoriale di Messina.
“La locomotiva gialla” è una storia di fantasia, che ha come protagonisti due bambine e due bambini con un obiettivo: quello di andare a vedere cosa c’è dentro l’arcobaleno. “L’arcobaleno è la metafora della vita,- spiega Rocco Della Corte in una intervista – è lo specchio cromatico della vita. Una delle cose della natura che ancora provoca uno stupore intergenerazionale. E soprattutto una visione che si palesa ovunque, anche nei quartieri più desolati. È l’emblema della speranza, e la vita ha senso se c’è una speranza, una prospettiva. Alla fine i poeti e gli scrittori dicono solo questo, in forme diverse. Ognuno di loro dipinge il suo arcobaleno. Mentre Arlecchino ne è l’abitante per eccellenza dell’arcobaleno. Ne condivide i colori e lo spirito. Un elemento che colora la vita, eppure non è un pagliaccio, anzi si coccola le proprie malinconie e le proprie ansie. Ma sa trovare una prospettiva da ogni suo brandello di colore. Guardare l’arcobaleno – prosegue l’autore nell’ intervista rilasciata ad Emanuele Cammaroto – è un’azione accessibile a tutti, cercare di entrarci dentro – letteralmente – è un’azione riservata a chi non si distrae e non si arrende. E in questo caso i lottatori sono i bambini”.
Ha suscitato interrogativi e curiosità la creazione di questa favola per bambini da parte di Rocco Della Corte, affermato narratore e saggista ricordiamo: “L’umorismo cosmico. Scritti su Achille Campanile”. “Giorgio Bassani – Professore fuori le mura”, lo stesso l’autore spiega così questa sua nuova esigenza: “Mi ha spinto una precisa considerazione: gli adulti vivono la loro contemporaneità con una ossessiva voglia di alleggerirsi, semplificare, fare in fretta per poter dire “ho finito”. I bambini, al contrario, vanno alla ricerca della scoperta, del tassello che aggiunge qualcosa alla loro routine, dell’elemento che rende più pieno e dunque più pesante il loro bagaglio conoscitivo. La favola, a livello narrativo, è un punto di incontro straordinario tra questi due fisiologici modi di vivere la vita”.
Chi è l’autore Rocco Della Corte?
Laureato in Lettere moderne all’Università degli
Studi di Roma “La Sapienza”, specializzato in Filologia moderna nella medesima
università. Giornalista pubblicista dirige un quotidiano telematico. Docente di
Letteratura italiana contemporanea presso l’Università delle Tre Età di
Velletri.
Ricordiamo un breve, intenso saggio
intitolato “L’arte di scrivere ed essere donna: un invito al coraggio nel
segno di Alba De Cespedes”. È nel Comitato Scientifico-Organizzativo della
“Campaniliana”, rassegna nazionale di teatro e letteratura dedicata allo
scrittore e drammaturgo Achille Campanile co-prodotta dalla Fondazione di
Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri e dall’Associazione Memoria
‘900. Responsabile comunicazione e ufficio stampa di varie realtà territoriali.