Presso il Park Hotel finissage della mostra “Derive contemporanee” di Gino di Prospero
A cura di Cora Craus –
Sabato, 4 febbraio alle ore 17:00 presso il Park Hotel si terrà la presentazione del nuovo catalogo di Gino di Prospero dove l’artista di San Felice Circeo espone e chiude la sua personale “Derive contemporanee”.
Il catalogo raccoglie tutte le opere su tela che l’artista, Gino di Prospero, ha realizzato tra il 2016 e il 2019; il lavoro è arricchito dai testi di diversi critici e storici dell’arte tra cui Vittorio Sgarbi.
Nel finissage, che si svolgerà nell’elegante hall dell’hotel di via dei Monti Lepini, si potranno ammirare circa trenta tele, tavole e carte che raccontano l’avventura artistica degli ultimi nove anni di pittura dell’artista sanfeliciano.
“Ogni quadro impresso – si legge in una nota degli organizzatori – è accompagnato da un testo breve sulla pittura di Gino. Sono rappresentati essenzialmente paesaggi marini, regate, onde e imbarcazioni che affollano il suo immaginario artistico con una cifra stilistica che supera la figurazione e talvolta ognuno di quegli schizzi di mare bagna la nostra visione.
Tecnica, vigore, colori e sfumature interagiscono nelle composizioni dell’autore proiettando centinaia di gradazioni di azzurro che identificano l’acqua del mare e lo spazio del cielo che campeggia ovunque.
Gino Di Prospero immerge pennelli e visioni nell’olio della sua “scrittura per immagini” che questa pubblicazione di 50 pagine patinate, sinteticamente restituisce attraverso le foto di Marcello Scopelliti e il progetto grafico di Fabio D’Achille”.
Chi è l’artista del mare Gino Di Prospero?
Gino Di Prospero è nato a San Felice Circeo e, attualmente, vive e lavora a Latina e si esprime nel suo laboratorio dove si ritira per dare forma alle sue sensazioni …
Fin da giovanissimo – si legge in una biografia – ha rivelato una forte attitudine alla pittura frequentando assiduamente con impegno e regolarità nei primi anni settanta, le botteghe dei vari artisti romani tra i quali spicca il nome del maestro Tornabuoni con il mitico studio in via dei Riari.
Gino Di Prospero, nella prima fase della sua vita artistica, predilige soggetti legati all’Estremo Oriente. Una scelta dettata dall’empatia che si è immediatamente stabilita fra il suo temperamento cordiale, espansivo, anche sanguigno e le luci calde, le pastosità cromatiche di quei scenari.
Tra i tanti riconoscimenti l’artista è particolarmente legato al premio della Triennale di Verona del 2016 dove vinse il Primo Premio della critica; assegnato dalla commissione presieduta dal prof. Vittorio Sgarbi.