Modena. Curata dall’artista pontina Ersilia Sarrecchia, sarà presentata la mostra “Respiro” presso la RanarossaGallery.
a cura di Cora Craus –
Curata dall’artista pontina Ersilia Sarrecchia, sarà presentata, sabato, 4 marzo alle ore 18, la mostra: “Respiro” presso la RanarossaGallery in via Montevecchio, 21 Modena.
L’Arte? Cos’è per l’artista e come si può rappresentare il respiro, con quali colori, forme o immagini? Chiamati a mostrare la loro idea di RESPIRO in una collettiva eterogenea e singolare sono gli artisti: Alberto Zecchini, Alessandra Rovelli, Alessandro Monti, Antonio Gregorio Maria Nuccio, Cetti Tumminia, Demis Savignano, Ersilia Sarrecchia, Gaetano Tommasi e Massimo Lagrotteria.
Attraverso il “sentiero” delle opere esposte si penetra il respiro della terra, il respiro del mare, il respiro della vita, tutto ciò che vive respira. L’arte ci parla di natura, di ambiente, di ecologia, di mari e ghiacciai, di nascita e morte. Parla di vita: il RESPIRO è VITA, è il principio.
“Impalbabile, – scrivono in una nota gli organizzatori – invisibile, silenzioso quello della natura, lo possiamo ascoltare nel vento, figurare tra le foglie o in un battito d’ali..
Il nostro può essere lieve o profondo, lungo, corto, ma è comunque quel respiro a cui non badiamo, e che invece insieme al battito del cuore ci tiene vivi, accompagna le nostre vite, e ci abbandona soltanto alla fine della nostra esistenza. Il respiro è il principio e la fine. Scandisce il nostro tempo, ha un suo ritmo, come il cuore.
Respiriamo profondamente per rilassarci, per concentrarci, possiamo fare un respiro di sollievo e sentirci meglio, o al contrario, l’angoscia, la paura ci fanno trattenere il respiro. Presente, passato e futuro, il respiro ci avvolge, ci permea, è presente ovunque, filosofia, scienza, letteratura, poesia.
La musica, per esempio è piena di respiri, come per Battisti e Mogol “Amarsi un po’ è respirare”, i Pink Floyd in Breathe in the air, “respira nell’aria e non aver paura di prenderti cura di qualcosa” dove il respirare può essere un ritorno alla vita attraverso l’empatia, e ancora “Resta con me..Respiriamo soltanto” in Just Breathe dei Pearl Jam o Sergio Cammariere che canta “E mi manca il respiro se tu te ne vai”, Renato Zero in Amico “io e te lo stesso respiro” o Celentano “mentre là in centro io respiro il cemento” nel Ragazzo della via Gluck che già accennava a problemi ecologici..”