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Latina. Presso il liceo scientifico “Majorana” sarà presentato il libro “Erasmo Abate. Storia di un anarchico pontino” di Giovanni Marchegiani

a cura di Cora Craus –

Per la prima volta sabato 17 giugno alle 18:00 presso lo Spazio Teatro Domus Mea nel liceo scientifico “Majorana” in via Sezze a Latina sarà presentato il libro “Una storia del ‘900”, quella dell’anarchico formiano Erasmo Abate “immersa in un enorme flusso di accadimenti”, una vicenda poco conosciuta anche nella sua terra natale e che oggi viene raccontata in un libro edito dalla casa editrice Atlantide di Latina diretta da Dario Petti.

 Il titolo completo del volume è “Erasmo Abate. Storia di un anarchico pontino” e l’autore è Giovanni Marchegiani, terracinese classe 1992, laureato in Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nel 2017 vincitore del XII Premio “Mirella Barbato” del Rotary Club Latina. Per realizzare la sua ricerca Marchegiani ha visitato gli archivi di Amsterdam, Washington, Roma e Latina, costruendo una biografia di grande interesse. L’autore sottolinea la notevole capacità di scrittura di Abate: “È a lui, ad Erasmo Abate, che va il merito di questo libro. Io ho letto, trascritto, tradotto e maneggiato i suoi scritti per quasi due anni. Sono stato un mero scrivano, colui che ha semplicemente ricongiunto, collegato e ordinato le sequenze di un puzzle che Erasmo aveva già predisposto. Molto di quanto riportato è opera della sua straordinaria capacità letteraria, del suo ingegno e della sua instancabile voglia di raccontare la sua storia, che è quella di un’intera epoca”.

 Ma chi era Erasmo Abate, il protagonista del libro? Nato a Formia nel 1895 da un umile famiglia, “lasciò la terra pontina nel 1912, a sedici anni, alla volta degli Stati Uniti come emigrante. A Philadelphia conosce e frequenta gli ambienti operai e si avvicina al pensiero anarchico, diventando presto un attivista nel movimento. Tra gli USA e l’Europa, Abate darà voce ai suoi ideali senza che i processi e i numerosi ostacoli fermino il suo impegno, caratterizzato anche da un approccio critico alle posizioni più radicali degli anarchici.

 Tornerà in Italia, poi andrà in Francia, poi di nuovo negli Stati Uniti. E più volte dovrà cambiare identità, per proteggere sé stesso e la causa che aveva sposato”.

 Abate nel suo viaggiare in mezzo mondo inseguendo i suoi ideali si ritaglierà un ruolo di primo piano nel movimento anarchico internazionale tanto che le sue carte sono oggi custodite presso l’International Institute of Social History di Amsterdam, sotto il nome di Hugo Rolland il suo pseudonimo più ricorrente, un omaggio ai letterati Victor Hugo e Romain Rolland.

 Una vita avventurosa che lo vide trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti dove morì a Chapel Hill, in Carolina del Nord, il 15 agosto del 1977.

 I suoi scritti risultano di grande interesse per conoscere più a fondo gli ambienti sociali e politici del ‘900 sia di Formia sia interni all’emigrazione italiana. Insieme all’autore interverrà l’editore Dario Petti.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista