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Cisterna. Al festival letterario “La Corte dei Libri” Daniele Mencarelli presenta “Fame d’aria”

a cura di Cora Craus –

Venerdì 7 luglio alle ore 20:00 presso il Chiostro di Palazzo Caetani a Cisterna di Latina ospite del festival letterario “La Corte dei Libri” il già Premio Strega Giovani 2021 Daniele Mencarelli, autore del romanzo “Fame d’aria” ed.Mondadori, dialogherà con Giulio Mazzali. Questa seconda edizione è patrocinata dall’Amministrazione Comunale e ideata e realizzata dalla Mondadori Bookstore Cisterna e dalla Fondazione De Cultura.

L’evento sarà preceduto da una degustazione enogastronomica, con l’ingresso a partire dalle ore 20. Seguiranno i saluti del Sindaco di Cisterna, Valentino Mantini, e la presentazione del libro. Al termine dell’evento il firma-copie e le foto-ricordo. L’iniziativa è aperta a tutti e gratuita.

Con Fame d’aria, (ed. Mondadori – pag. 180 – €19) Daniele Mencarelli fa i conti con uno dei sentimenti più intensi: l’amore genitoriale, e lo fa portandoci per mano dentro quel sottilissimo solco in cui convivono, da sempre, tragedia e rinascita.

Dalla quarta di copertina:

“Tra colline di pietra bianca, tornanti, e paesi arroccati, Pietro Borzacchi sta viaggiando con il figlio Jacopo. D’un tratto la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona, nel momento peggiore: di venerdì pomeriggio, in mezzo al nulla. Per fortuna padre e figlio incontrano Oliviero, un meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetta di scortarli fino al paese più vicino, Sant’Anna del Sannio. Quando Jacopo scende dall’auto è evidente che qualcosa in lui non va: lo sguardo vuoto, il passo dondolante, la mano sinistra che continua a sfregare la gamba dei pantaloni, avanti e indietro. In attesa che Oliviero ripari l’auto, padre e figlio trovano ospitalità da Agata, proprietaria di un bar che una volta era anche pensione, è proprio in una delle vecchie stanze che si sistemano. Sant’Anna del Sannio, poche centinaia di anime, è un paese bellissimo in cui il tempo sembra essersi fermato, senza futuro apparente, come tanti piccoli centri della provincia italiana. Ad aiutare Agata nel bar c’è Gaia, il cui sorriso è perfetta sintesi del suo nome. Sarà proprio lei, Gaia, a infrangere con la sua spontaneità ogni apparenza. Perché Pietro è un uomo che vive all’inferno. “I genitori dei figli sani non sanno niente, non sanno che la normalità è una lotteria, e la malattia di un figlio, tanto più se hai un solo reddito, diventa una maledizione.” Ma la povertà non è la cosa peggiore. Pietro lotta ogni giorno contro un nemico che si porta all’altezza del cuore. Il disamore. Per tutto. Un disamore che sfocia spesso in una rabbia nera, cieca. Il dolore di Pietro, però, si troverà di fronte qualcosa di nuovo e inaspettato. Agata, Gaia e Oliviero sono l’umanità che ancora resiste, fatta il più delle volte di un eroismo semplice quanto inconsapevole”.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista