“UN COMUNISTA A LATINA”, IL NUOVO LIBRO DI MARCELLO CICCARELLI
a cura di Cora Craus –
“Un comunista a Latina” di Marcello Ciccarelli, con prefazione di Walter Veltroni, edito da Atlantide, casa editrice pontina diretta da Dario Petti. L’appuntamento per la prima presentazione del libro è martedì 19 dicembre alle ore 17 presso la sala De Pasquale del Comune di Latina, che patrocina l’evento durante il quale porterà i saluti il sindaco Matilde Celentano. A moderare l’incontro Floriana Giancotti, storica preside del liceo “Majorana”, mentre le giornaliste Roberta Sottoriva e Marianna Vicinanza intervisteranno l’autore accompagnando i presenti tra le pagine autobiografiche di Marcello Ciccarelli e dunque negli ultimi cinquanta anni di storia della città.
La miglior lode al volume sono le parole di Walter Veltroni che tra le altre cose scrive: “Che cosa era il PCI anche in una città di provincia e per di più una città ‘speciale’ come Latina, legata al mito della ‘città di fondazione’? Era innanzitutto una scuola, un luogo di confronto, una comunità. Nel racconto di Marcello Ciccarelli c’è anche una crescita personale e politica che lo porta all’interno del PCI di Latina ad assolvere ruoli dirigenti e anche di rappresentanza nelle istituzioni. Ecco, il confronto con le altre culture politiche è forse l’elemento più curioso di questo libro. Interessante il conflitto tra la città e i borghi, tra i ceti sociali che questa divisione esprime e la formazione di nuovi ceti dirigenti. L’autore non ha paraocchi, e comprende lucidamente i punti di svolta e gli errori commessi dalla sinistra che lui ha attraversato in tante forme, fino alla rinuncia ad avere alcun ruolo politico ma non alla passione civile e a quella politica. Almeno alla politica come piace a lui. E anche a me”.
Chi è l’autore Marcello Ciccarelli?
Per molti anni docente di matematica del liceo “Majorana”, esponente di spicco del Pci provinciale, consigliere comunale di Latina dal 1985 al 1993, presidente del Consorzio dei servizi culturali e di Legacoop, Marcello Ciccarelli, romano di Testaccio, non ha mai smesso i panni del militante politico. Sciolto l’amato Pci ha proseguito il suo impegno nel Pds e nel Pd, osservando da vicino protagonisti e fatti della politica latinense, da Corona a Redi, da Finestra a Zaccheo fino all’esperienza civica di Coletta. Già autore, con Bruno Di Marco, di apprezzati romanzi storici per la Newton Compton quali “La confraternita degli assassini” e “Il mistero del codice Fibonacci” ha da pochi giorni pubblicato la sua autobiografia politica: “Un comunista a Latina” con prefazione di Walter Veltroni, edito da Atlantide, casa editrice pontina diretta da Dario Petti. Ciccarelli inizia la sua narrazione quando, giovane “Angelo del fango”, parte in aiuto della Firenze alluvionata nel 1966 a salvare dalle acque il patrimonio della Biblioteca Riccardiana insieme a tanti altri universitari del tempo. L’arrivo a Latina, nel 1971, come docente di matematica presso l’Itis “Galilei” presto lasciato per il liceo scientifico “Grassi” e infine il neonato “Majorana” nel 1975 di cui sarà una “colonna”, molto attivo sul piano della programmazione didattica. Già iscritto alla sezione Pci della Garbatella una volta a Latina si iscriverà alla sezione “Gramsci”, quella degli “intellettuali” cittadini. Un ritratto interessante e schietto, a volte ironico a volte amaro, dall’interno del Pci latinense tra pregi e difetti di una comunità politica appassionata, nonostante un contesto locale che nel capoluogo relegava i comunisti a forza minoritaria. Le differenze, tra questi ultimi e i democristiani locali, sociologiche e culturali, rappresentano una parte di particolare interesse del libro, così come le differenze tra i comunisti della pianura e delle montagne lepine.