Autori pontini. “Sveva Caetani di Sermoneta e Dante Alighieri” di Pietro Vitelli
di Cora Craus –
Qual è il misterioso legame che, ai giorni nostri, unisce l’ultima discendente di una millenaria nobile dinastia e il nostro sommo poeta Dante Alighieri? L’ imprevedibile e sorprendente risposta la fornisce lo scrittore Pietro Vitelli nel suo saggio “Sveva Caetani di Sermoneta e Dante Alighieri” un libro pubblicato dalla casa editrice Atlantide diretta da Dario Petti. L’autore, nel presentarci la protagonista nella sua veste di pittrice, con una narrazione colta e briosa spazia, davvero, in tutto lo scibile umano.
Sveva Caetani è l’autrice di una serie di opere pittoriche raccolte sotto il titolo: “Recapitulation”, un ciclo di 56 acquerelli ispirati al metodo della Divina Commedia di Dante Alighieri: “Lo schema del suo viaggio pittorico – scrive Vitelli – di racconto della sua esperienza di vita, pur tenendo come fondamento creativo il modello del viaggio dantesco, è realizzato in modo libero ed insolito”. Al di là di questo tributo artistico al sommo poeta i legami tra Sveva Caetani e Dante Alighieri sono intrecciati, come ben spiega l’autore, fin dai versi della Divina Commedia dove Dante cita il 193⁰ Papa, Bonifacio VIII al secolo Benedetto Caetani avo di Sveva. Ma il particolare che davvero colpisce è l’esortazione che, durante tutto il corso della sua vita, il padre di Sveva, Leone Caetani, fece alla figlia: imparare a memoria la Divina Commedia, studiarla perché era un modo per conservare le loro radici.
Leone Caetani durante il fascismo, sentendosi in pericolo per le sue idee contrarie al regime, emigrò in Canada con la figlia di appena 4 anni e Ofelia Fabiani la mamma di Sveva. L’ultima discendente dei Caetani è vissuta sempre in Canada dove ha studiato laureandosi, e annualmente faceva dei viaggi con i genitori in Europa e soprattutto in Italia.
C’è stato un momento molto buio nella vita della giovane Sveva, un momento durato venticinque anni, non sveleremo quale dolore l’abbia colpita, vi invitiamo a leggere il libro, però, vogliamo confidarvi che ai nostri occhi, oltre ai suoi valori artistici e culturali, è apparsa come una moderna eroina, un coraggioso esempio per le donne, di qualsiasi età, a lottare per la loro indipendenza, la loro autonomia anche emotiva, per affermare i loro talenti.
“Recapitulation”, oltre ad essere una notevole raccolta pittorica è anche il titolo di una autobiografia uscita postuma con il titolo originale: “Caetani, Recapitulation. A Journey”, opera non ancora tradotta in italiano.
Pietro Vitelli, che ha dedicato altre pubblicazione a questa straordinaria figura di donna, narra, attraverso alcuni passi della Divina Commedia, la storia millenaria dei Caetani che si intreccia con la storia italiana, con la storia della Chiesa Romana, con la storia europea, e con grande chiarezza spazia in un mondo di cultura, erudizione, sostenuto dalla personalità di una donna come Sveva che ha coltivato interessi per la musica, l’arte, la filosofia, le scienze che ha avuto rapporti epistolari con Albert Eistein , Stephen Hawking di cui rimangono prestigiose testimonianze.
L’autore, guidandoci in maniera lieve, racconta la storia delle grandi amicizie che hanno costellato la vita di Sveva quale ad esempio quella con Vanessa Alexander durata tutta la vita. I particolari di quest’amicizia l’autore li apprende dal suo incontro con Andrea Sehmel figlia di Vanessa.
Vanessa più giovane di vent’anni di Sveva, è stata la curatrice delle sue mostre e si deve a lei e alla grande influenza del marito, il direttore di orchestra Keith Alexander, se il ciclo di acquarelli è interamente conservato nella casa dei Caetani nella città di Vernon, oggi un museo. Dove, oltre, al ciclo degli acquerelli sono esposti oggetti, ricordi di Sveva, del padre Leone, uno dei più grandi islamisti mondiali, i preziosi vestiti della madre, Ofelia Fabiani che probabilmente sono stati di ispirazione alla passione per la moda di Sveva espressa in alcuni pregevoli bozzetti.
Leggere, “Sveva Caetani di Sermoneta e Dante Alighieri” (Ed. Atlantide – pag. 138 – € 20) per noi, è stato un immergersi tra gli echi di nostalgici ricordi scolastici e nuove scoperte; tra le tante curiosità l’autore ricorda “Il Codice Caetani”, una delle rarissime copie della Divina Commedia di Dante.
Pietro Vitelli, apertamente, confida di sperare che questa raccolta pittorica, oggi, conservata al “Center Caetani di Vernon” possa un giorno essere portata in Italia per dar vita ad una grande mostra, magari, grazie, alla sinergia di tutte le Fondazioni Caetani. In quest’ottica scrive di avere donato tutti gli atti delle sue ricerche alla Fondazione Roffredo Caetani di Cisterna di Latina.
Il libro è arricchito da un importante sezione fotografica che racchiude alcuni quadri del ciclo “Recapitulation” con le didascalie scritte dall’autrice e tradotte in italiano da Vitelli cui si aggiungono due poesie che l’autore ha scritto per l’ultima dei Caetani.