La mostra “Radici di pace”. Un grande successo sulle orme del Maestro Giuseppe Cherubini
A cura di Cora Craus –
“Sorprendente è stata la risposta – ha affermato con soddisfazione il Dirigente prof. Carlo Salvucci – del pubblico, numerosissimo. Centinaia di visitatori hanno riempito la scuola, per un giorno diventato “palazzo aperto”. Le entusiastiche parole sono per la mostra “Radici di pace”, tenutasi il 20 aprile presso la scuola media di Giulianello (dell’Istituto comprensivo di Cori – LT) è nata inizialmente intorno alla figura Giuseppe Cherubini.
Si è partiti dall’idea di un omaggio alla memoria, per un artista che ha lasciato tracce, non solo in Italia, con opere sempre impegnate su valori precisi: l’altruismo, la fratellanza, la tutela della natura, la forza della famiglia, la riconoscenza e il rispetto verso la donna. Per questo associazioni di rilevanza internazionale hanno chiesto a lui di forgiare trofei e premi per personalità esemplari. Lo ha ricordato chiaramente la dottoressa Patrizia Audino durante la presentazione e lo ha ribadito il delegato alla cultura del Comune di Cori, Michele Todini. Quest’ultimo ne ha sottolineato l’insegnamento, il valore di Maestro a tutto campo, anche nella misura della vita di tutti i giorni.
La scrittrice Rosa Manauzzi, che è docente nel plesso, ha spiegato “che aver visitato la casa museo del Maestro ha spronato lei e la collega Roberta Trifelli (già Funzione Strumentale del Territorio e curatrice culturale) ad organizzare un evento che avesse una visione più ampia, perché questo è lo sguardo che chiedono le opere di Cherubini: cercare sempre la connessione per amplificare la bellezza, partire dalle radici (dal proprio territorio) ed allargare i cerchi. L’arte è lo strumento migliore per unire, far ritrovare anche le tre comunità che hanno contraddistinto la sua vita: Rocca Massima (in cui è nato), Giulianello (in cui è vissuto), Cori (che è stato il suo Comune di riferimento).
Il plesso di Giulianello, intitolato a Salvatore Marchetti, maestro del piccolo alunno Cherubini ai tempi della scuola elementare, si è rivelato lo scenario migliore per combinare la missione educativa dell’arte e la partecipazione collettiva intorno a un’idea armoniosa di mondo, all’insegna della pace, in questo periodo stravolto dalle guerre”.
È stato lanciato un invito agli artisti e agli appassionati d’arte dei tre paesi e la risposta è stata immediata, quasi che non si aspettasse altro. In 26 hanno creato una cornice spettacolare intorno a tre opere lignee di Cherubini, posizionate al centro dell’aula magna. Questi i nomi in ordine alfabetico: Paola Acciarino, Joana Téllez Amézquita, Annamaria Angiello, Martino Antocchi, Emanuele Bencivenga, Angelo Bianchi, Sofia Bucci, Secondina Carosi, Jessica Ciaffarini, Giovanni Cupiccia, Valentina D’Achille, Francesca D’Ambrosio, Claudio De Rossi, Ivo Fanella, Luana Gasbarra, Piero Manciocchi, Angela Manili, Angela Marano, Alessandro Marchetti, Antonella Pace, Marzia Palisi, Sara Pietrangeli, Alessio Pistilli, M. Laura Quilla, Giovanni Ricchi, Fabrizio Tallarico.