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Mafie nel Lazio, rapporto dell’Osservatorio tecnico scientifico

di redazione –
Giovedì 19 marzo, alle ore 11:00 a Roma, presso il Teatro  Capranichetta, in piazza Montecitorio verrà presentato il Rapporto  sulla presenza delle mafie  nel  Lazio a cura dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio in collaborazione  con la Fondazione Libera Informazione.
Il rapporto affronta anche la struttura criminale di “Mafia Capitale”, l’inchiesta condotta dal GIP Flavia Costantini.
Alla presentazione interverranno il Presidente Nicola Zingaretti, il Presidente dell’Osservatorio Giampiero Cioffredi, il Procuratore Aggiunto Michele Prestipino, la presidenza di Libera con Gabriella Stramaccioni, l’Assessore Alfonso Sabella, i Segretari regionali di CGL-CISL-UIL. Sono invitati i vertici regionali delle Forze di Polizia e della Magistratura.
Per la provincia di Latina ha assicurato la sua presenza alla presentazione del rapporto l’Avv. Alessandro Aielli quale componente dell‘Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio.
La redazione del rapporto è stata fatta utilizzando solo documentazione pubblica della Magistratura e delle Forze di Polizia proprio per offrire uno strumento scientifico di conoscenza e approfondimento basato su reali riscontri fattuali.
Alla luce del rapporto – sottolinea l’Avv. Aielli – Latina  si conferma oggetto di attenzioni e costante pressione da parte delle organizzazioni mafiose riconducibili alla camorra e alla ‘ndrangheta nei confronti del tessuto economico, sociale amministrativo e politico. A questo riguardo, tuttavia, le numerose Sentenze passate in giudicato nei confronti di esponenti dei clan mafiosi, “raccontate” nel rapporto regionale sulla base delle fonti giudiziarie, stanno ad indicare che il controllo del territorio –  pur con tutte le criticità di una terra “di confine” tra Roma e Napoli – rimane saldamente in mano allo Stato.
Da punto di vista sociale, soprattutto incoraggianti sono i segnali che vengono dai giovani, dagli studenti, dal mondo della scuola  con le loro iniziative che indicano una forte e costante sensibilità  verso i temi della legalità e della sicurezza. Perchè la criminalità si combatte  con il contrasto e la repressione, ma si sconfigge con le armi dell’istruzione e della cultura“.
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