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Lievito 2015 percorre la Strada del Vino

di Ariann Salpietro –

Aprite questo scrigno: ogni vino una storia da raccontare, una fragranza e una sensazione da far giungere al cuore. Emozioni da gustare a piccoli sorsi”.

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La Strada del Vino ha sposato la manifestazione di Rinascita Civile, è una delle più ampie e articolate strade vitivinicole a livello nazionale, che esportano il nostro territorio in tutto il mondo.

Costituita nel luglio 2010 su iniziativa di produttori vitivinicoli che insieme coprono l’80% dell’intera produzione della provincia di Latina, Oggi aggrega dieci cantine pontine in un itinerario straordinario e unico per le eccellenze enologiche, le specialità gastronomiche e l’offerta turistica.

Marco Carpineti, patron dal 1986 dell’omonima azienda produttrice di vini e olii di Cori, ci racconta la Strada dei Vini.

La Strada dei Vini della nostra provincia parte da Cori, passa per Casale del Giglio, scende al mare, non tralascia Aprilia e va fino a Terracina e Sperlonga,  abbiamo riunito in pratica tutte le cantine della provincia di Latina che in forma associata hanno deciso di fare squadra perché un territorio ha visibilità se ci sono molte aziende che concorrono alla sua sinergia. Ogni cantina mantiene la sua cultura, il suo territorio, e la sua vocazione, ma la gente parte da Cori e percorre la Strada che attraversa tutta l’area produttiva della provincia”.

Come funziona il connubio tra cibo ed enogastronomia?                                                                                                  

In Italia la cultura è tanto bistrattata; ma noi siamo storicamente un popolo di bella cultura. Il connubio si fonde nella conoscenza: noi dobbiamo sapere cosa mangiamo, perché questo pregiudica positivamente o negativamente la nostra esistenza. Io ripeto spesso: pensa a quello che mangi (e bevi) perché è importantissimo”.

La presenza a Lievito,  con quale intento?

Come aziende siamo stimolati per forza di cose dall’interesse economico, ma il ritorno sul territorio è di importanza pazzesca. “Prima passa la fame e poi si comincia a ragionare di cultura” è il mio motto. Il territorio in questo modo si evolve. Noi sfruttiamo positivamente i nostri luoghi, vocati da millenni al servizio dell’alimentazione umana. A Cori per esempio tra olio e vino siamo tra i più bravi al mondo e abbiamo deciso di sfruttare queste risorse che ci invidiano ovunque”.

Quali le prossime iniziative?

Saremo impegnati in altre manifestazioni che si fanno in ambito territoriale a cominciare da Cori con Skywine (sabato 6 e domenica 7 giugno 2015 tra arte ed enogastronomia con il calice a tracollo). A seguire ci sarà una iniziativa che vede protagonista il “nero buono di Cori” con i vitigni autoctoni che rivendichiamo solo noi. In programma c’è pure una giornata in collaborazione con l’Università della Tuscia, in cui studieremo l’area della viticultura con una discussione sulla relazione tra la qualità del vino e la qualità della vita. Ci muoveremo insomma tra manifestazioni internazionali ed eventi locali, con il solo scopo di fare cultura”.

Non resta altro che andare a visitare l’Azienda agricola Biologica di Marco Carpineti tutte le info su www.marcocarpineti.com percorrendo la Strada dei Vini “dalla vigna e dai suoi artigiani ai vostri calici, una continua sfida e un continuo atto d’amore, che si rinnovano ogni giorno alla costante ricerca dell’armonia” in una rassegna in cui cibo, vino e cultura sono un connubio perfetto.

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Arianna Salpietro

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