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Il pasticcio del lungomare, ambulanze sui marciapiede e sosta bus al centro della strada

di Alga Madìa –

Avevano un foglio bianco e una penna in mano. Dovevano dare un po’ di decoro al litorale della marina. Invece, l’incapacità di fare il proprio mestiere utilizzando risorse economiche, rare e preziose, sprecandole, ha prevalso.

L’ultimo affronto ai cittadini di Latina viene servito, nel completamento dei lavori di riqualificazione del lungomare, mettendo in risalto quel fare tipico dell’approssimazione, di chi fa senza star troppo lì a pensare, quando i soldi che si utilizzano non sono quelli che escono dalle proprie tasche.

Pareva già a tutti, anche ai più impreparati, quelli che ingegneri non sono e neppure architetti, che la larghezza della strada che va da Foce Verde fino all’incrocio con via Casilina fosse stata ristretta troppo. Difficile mettere un tavolo di 4 metri per 4 in una stanza grande solo un metro di più e poi immaginare di aggiungerci un divano, due poltrone e una comoda libreria. Questo è quanto è successo sul nostro litorale, una strada percorribile in un solo senso di marcia, che per un lungo tratto non consente il sorpasso, che sarebbe auspicabile se non indispensabile per l’eventuale passaggio di mezzi di soccorso, purtroppo non raro nei periodi dove la stagione ormai avviata prevede grande afflusso di bagnanti. Soluzione: le ambulanze sono autorizzate a passare sul marciapiede. Non oso immaginare un bambino che in quel momento esce dal portone di casa o da un bar.

Avevano foglio e penna a disposizione, per disegnare qualcosa di semplice, lineare, senza fronzoli, ma che offrisse sicurezza, giusta illuminazione, comodità e non creasse invece problemi di viabilità, parcheggio, ordine.

Non ci siamo, continuiamo a farci del male, a scarabocchiare con forza su quel foglio bianco fino a stracciarlo.

Lo spazio per la fermata dei bus verniciato di giallo nel bel mezzo della carreggiata che bloccherà il traffico fino a Borgo Sabotino, è l’ultima chicca di un lavoro raffazzonato e mai progettato con i criteri più semplici che qualunque esperto in urbanistica non avrebbe potuto non considerare.

 

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