Stefania De Caro: perché Stefania ed Eva sono un tutt’uno.
di Alga Madìa –
Incontro Stefania, o Eva (Pommerouge) al mio solito bar, di quelli che già sanno cosa prendi perché oggi mi aspetta un incontro un po’ particolare. Arriviamo praticamente insieme, lei minigonna, t-shirt bianca, manco a dirlo targata Eva, sorriso smagliante, borsa e telefono a portata di mano. Ci salutiamo con il solito piacere di incontrarci, ma oggi sarà diverso. Oggi metterò nero su bianco le sue parole, il suo pensiero (davvero non scontato…) sul genere umano diciamo, soprattutto sugli uomini. Lei caffè, io cappuccino e si comincia, senza divagazioni.
- . Chi è Eva Pommerouge e chi si nasconde dietro questo nome?
“Eva è la primadonna, è colei che rappresenta tutte le donne, colei che ha indotto in tentazione il pover’uomo che aveva accanto, colei che ha fatto cacciare l’umanità dal Paradiso; Pommerouge è la mela rossa, causa di ogni male, nell’affascinante e sensuale lingua francese. Ormai siamo una sola cosa io e Eva: Eva Pommerouge appartiene a Stefania De Caro e così Stefania e Eva sono parte di una stessa donna e mi verrebbe di aggiungere finalmente”.
- Adamo veste con una foglia di fico, perché Eva indossa una maglia?
“Perché trovo l’uomo sempre “primordiale” e se riesce a coprirsi con una foglia di fico è già abbastanza. Eva non si copre anzi, scopre i suoi pensieri, indossa una maglia che parla di sé, ogni volta con uno stato d’animo diverso, come in fondo succede a tutte le donne quando ogni mattina si vestono secondo il proprio umore”.
- Perché diciamolo ai nostri lettori, Eva Pommerouge è diventato un brand; le maglie che immagini e realizzi non solo hanno frasi che strappano sorrisi, ma anche alcune che impongono una riflessione. Oggi quanto manca alle donne per emanciparsi del tutto?
“È vero, ho voluto produrre delle t-shirt che non vogliono essere solo divertenti e ironiche, ma alcune sono per esempio contro la violenza sulle donne, violenza sia fisica che psicologica. Volevo e voglio esprimere proprio il mondo femminile, per far capire cosa si nasconde dentro le donne, come possono essere forti con un sorriso che contagia mentre nascondono il più grande dolore: quello di non sentirsi donne, di non potersi sentire femminili. Sai, esistono uomini che non hanno controllo su se stessi e lo impongono su di noi. Qualche giorno fa un’altra vittima, una ragazza di 24 anni (già mamma) e la sua immagine passa sui social, in tv con un viso sorridente. Ecco, questa domanda la vorrei fare agli uomini. Purtroppo c’è molta strada da fare, e io nel mio piccolo ci provo come tutte le donne che sono madri, educatrici, semplicemente donne parte di questa società”.
- Chi ispira le tue frasi?
“Sono ispirata costantemente, certo gli uomini sono i veri ispiratori, ma filtrati dagli occhi delle donne che li rendono buffi, simpatici, sensuali e anche purtroppo dei mostri che anche in quel caso le donne filtrano e scusano”.
- Eva è la Primadonna, Stefania è una primadonna?
“Certo Eva e Stefania decisamente primadonna, come tutte le donne. Ognuna di noi è una primadonna per il mondo che porta dentro, l’universo femminile è meraviglioso, infinito nelle sue sfaccettature e questo permette ad ogni donna di essere unica, speciale e perciò Primadonna”.
- Quanto è stato importante per Stefania cogliere la mela della conoscenza?
“E’ stato fondamentale, mi ha permesso di liberarmi , la conoscenza libera ogni essere umano, senza distinzione tra uomo e donna, ecco sarebbe un altro passo per l’emancipazione”.
- Capisco la tua voglia di fare uscire da te qualcosa che sembra tu abbia dentro e che esprimi anche attraverso le tue t-shirt. La lingua non ha ossa però quando parla le spezza. Gli uomini secondo te sono degni di indossare le maglie di Eva o dovrebbero ambire a una quota maschile?
“Forse una quota celeste potrei pensarla, ma certo che sono degni, senza di loro non ci sarebbero molte frasi, e poi gli uomini sono uno degli accessori della donna, insieme al profumo, alle borse, alle scarpe. Possiamo farne a meno, ma vuoi mettere poter scegliere”.
- Tu hai un blog e quasi sempre negli articoli che scrivi prendi a sassate gli uomini: ma davvero meritano tutti la lapidazione?
“Non li prendo a sassate, al limite gli tiro qualche mela, rigorosamente rossa. Mi verrebbe in mente anche un proverbio:” non dar da mangiare le mele ai…….” Ma meglio non divagare. Uso l’ironia e mai il sarcasmo, amo l’ironia, odio il sarcasmo, non a caso è una frase delle mie t-shirt e uso questo sistema per far comprendere agli uomini che è dura avere a che fare con noi , ma semplicemente meraviglioso se riuscissero a far ridere una donna di sé stessa e di loro.
Devo dire però che qualche articolo pungente contro le donne l’ho fatto, non tollero quella invidia femminile che passa sopra tutto, quella competizione che vuole lo scalpo di donne vitali, in modi scorretti. Fortunatamente non è sempre così e forse anche un po’ di mia capacità è quella di avere intorno a me donne che fanno della solidarietà femminile una vera arma vincente”.
- E quindi, chi salveresti?
Salverei colei o colui che al lancio della mela rossa riesce a morderla al volo.
– Ti chiama uno sceicco e ti propone di griffare i veli del suo harem: sbizzarrisciti….
“Impossibile per un solo uomo possedere l’universo!” Questa è la sola frase che scriverei , parlo dell’universo femminile ovviamente. Per il resto troverebbe l’harem vuoto rivoluzionerei l’idea in quelle donne che sia l’uomo a sceglierle e che l’unica scelta consentita è la propria.
Non c’è tempo per altre chiacchiere, dobbiamo scappare entrambe (lavoro, bambini, casa e mille altre cose), ognuna al suo posto di combattimento. Prima di salutarmi apre la borsa e tira fuori una t-shirt per me, “libera di essere malafemmina“. “Che bella” – le dico – “Che avrà voluto dirmi?” penso. “Adesso la indosso in fretta anche io e ci facciamo fare una foto insieme. Un signore scatta divertito. Noi di più. Sorrido, non tutte le interviste sono così, davvero, è sempre un piacere incontrarla.