ED Racconta

Il mostro in casa

Di Elisabetta Calandrini –

Mi ha un po’ scocciato il classico modo di dire che gli uomini sono tutti uguali perché pensandoci bene, non s’assomigliano proprio. Uno diverso dall’altro, uno più complicato e irritante dell’altro: distaccati, sordi ai moti dell’animo, certe volte fingono pure di essere ignoranti..e quando fingono sono ancora più insopportabili. Credo che almeno ottantacinque volte su cento, nel confortare un’amica dall’ennesima delusione amorosa, mi sia capitato di ascoltare l’altra dire: -Questi uomini, non farci caso, sono tutti uguali!
Ragazze mie, se fosse così a quest’ora avremmo già trovato la soluzione al …e vissero tutti felici e contenti. Sapremmo come trattarli, come prenderli, cosa cucinare per cena senza alcun lamento sul troppo aglio nel sugo e l’odore di verdura nelle camere da letto, ad esempio. Avrebbero imparato a stirarsi le camice, a preparare la lavatrice distinguendo per bene i bianchi dai colorati.
Le donne agli occhi degli uomini invece, sono meraviglie del creato, tanto carucce perché affrontano le situazioni guidate dal cuore, sanno comprendere e partecipare all’altrui sofferenze. Ma quello che mi fa venire l’orticaria, con delle bolle grosse così, sono i discorsi che più di una volta mi è capitato di ascoltare sulle mogli. Queste donne, secondo il loro scortese vocabolario: sono persone dedite esclusivamente alla casa. Devono occuparsi dei figli, delle bollette, della spesa. La cena deve essere pronta esattamente appena il proprio uomo rientra dal lavoro, sono addette alla tavola da stiro e al benessere (psicologico e sessuale) del proprio marito.
Non sto inventando niente, giuro. Mi spiego meglio..
Lavoro da qualche anno in un locale, frequentato in tarda notte da uomini sposati, accompagnati, divorziati , alcuni anche impegnati con altre donne. Io sono una semplice cameriera ma a quanto pare sono diventata per loro una valvola di sfogo e mi parlano come se ci conoscessimo da anni. Credo che si ubriachino perché sono realmente disperati. Seduti al bancone con un boccale di birra in mano mi raccontano la loro storia. La maggior parte di queste persone è senza lavoro, quei pochi spiccioli che tengono nelle tasche del giubbotto li spendono in sigarette e in bottiglie di vino. Si lamentano della loro vita in generale e di una moglie ossessionata (giustamente) dalla paura di non poter pagare il mutuo e l’iscrizione a scuola dei propri figli. Una sera, un cliente abituale mi disse: –

Ci si mette anche mia moglie a rompermi i coglioni con questa fottuta storia dei soldi che non entrano, di me che non faccio un cazzo dalla mattina alla sera, mentre lei si spacca il culo a pulire cessi negli autogrill. In casa dalle tre del pomeriggio in poi non si può stare. Lei è ovunque con quella cazzo di aspirapolvere..avanti e indietro, avanti e indietro, alza i piedi, non passare lì che è bagnato. Preferisco uscire e non farmi vedere per tutto il giorno. E’ diventata stressate, pallosa! Ho finito col detestare anche la sua voce! Quando chiama per sapere dove sono la mando a fanculo e spengo il telefono. Giovedì sono tornato a casa ubriaco, puzzavo di vomito e di sigarette spente. Il mattino seguente mia moglie mi ha trovato steso sul pavimento e mi ha dato due sberle per farmi riprendere, poi mi ha lavato e ha preparato una tazza di caffè col limone. Faceva veramente schifo ma dovevo berlo altrimenti cominciava a urlare come una gallina. Non appena mi sono sentito meglio è venuta in salotto gettandomi sulle gambe le bollette arretrate di un mese. Ha detto che siamo al verde e che questa situazione è stata colpa mia, della mia pigrizia. Maledetto il giorno che l’ho sposata!

Poi c’è il tizio divorziato. Vive da più di un anno da solo e tre volte a settimana tiene suo figlio. Sua moglie adesso è felice, si è rifatta una vita e un compagno con il quale condividere il suo tempo. Si erano sposati dopo un anno e mezzo di fidanzamento perché lei era rimasta incinta ma nonostante tutto s’amavano davvero ed erano una gran bella coppia. Ricordo ci fu un periodo in cui in paese giravano voci che la picchiasse di brutto. I vicini di casa li sentivano discutere notte e giorno. Quattro mesi dopo divorziarono. Nessuno è mai venuto a conoscenza delle cause della loro separazione. Una notte di fine Febbraio quest’uomo entrò nel mio locale svuotando un bicchiere dopo l’altro. Era fatto di coca. Tirava su col naso e borbottava tra sé, poi ad un certo punto rivolgendosi al mio principale disse:

Sto pensando alla puttana che mi sono fatto stasera..aveva due gambe bellissime e una bocca da far girare la testa. Me l’hanno invidiata tutti! Che gran gnocca Jenny! Se avessi potuto scegliere tra lei e quella troia di mia moglie, avrei scelto Jenny mille volte. Sapete perché? Quelle come Jenny fanno quello che gli dici senza fare tante storie. Se hai voglia di scopare, ti scopano. Se vuoi stare per i cazzi tuoi aspettano in un angolo e quando hai bisogno del culo te lo danno. Certo devi sganciare un centinaio d’euro per averlo, però ‘sti gran cazzi.. Quando mia moglie ha scoperto che andavo a troie è uscita di casa sbattendo la porta e non è più tornata. Io le ho spiegato che c’andavo perché con lei il sesso era diventato una noia mortale e poi s’è fatta vecchia, non è bella come una volta. Sarà anche n’avvocato di grido con un curriculum da premio però un’altra femmina così lagnosa ancora la devo incontrare. Che sarà mai una scopata ogni tanto!

E così via..ogni sera un uomo diverso con una disgraziata storia di vita da raccontare e una moglie che manda giù magoni e paure. Io sono convinta che non tutti gli uomini prima o poi diventino come quelli che vedo ubriacarsi la notte in quel locale. Non tutti sbavano per un culo e maledicono la donna che per anni hanno amato, e forse anche se non lo sanno, amano ancora. Sicuramente non tutti perdono la testa per aver alzato il gomito e finiscono picchiando a sangue le proprie mogli. Ci sono persone migliori, perché mi è capitato di incontrarle e respirare con meno fatica di fronte al mondo. Ma so per certo che da qualche parte questi uomini esistono e senza rendersene conto fanno del male a chi li ama, ai propri figli, al loro futuro.
Sono buffi anche quelli che dicono: lascia stare le donne, prendilo come un consiglio.
E poi, senza le loro mogli si sentirebbero persi, disorientati, quasi inutili.

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