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La Via Francigena di noi “comuni” viandanti che sognano di tornare a Roma

di Luisa Belardinelli –

Iniziò tutto per caso… In una noiosa domenica d’autunno di quattro anni fa, Alessandro, il mio compagno, mi propose di andare a fare una passeggiata su uno dei suggestivi monti che circondano la nostra provincia. Io pensai “roba da matti!” – poi ci ripensai – “ma sì, invece della solita domenica cittadina a base di televisione, shopping inutile e cinema forzato, proviamo quest’esperienza che potrebbe risvegliare i miei ricordi d’infanzia trascorsi sui Lepini”.

Così accadde; ci premunimmo di zaino e scarpe da ginnastica e affrontammo la montagna. Da subito, dopo i primi scivoloni e mal di schiena vari, ci rendemmo conto delle calzature sbagliate e dello zaino improbabile… Il nostro corpo ci parlava, e più quei piccoli dolori emergevano, più la nostra passione per quei cammini aumentava. Iniziammo così ad acquistare abiti e attrezzature idonee, scoprendo la loro comodità e la piacevolezza di un percorso.

Tutto quello che poi nei successivi tre anni è successo, nasce proprio grazie al duro allenamento sul nostro amato territorio, ricco di avventurosi itinerari che nei successivi articoli con piacere  vi descriverò.

Dopo il primo anno di “allenamento locale“,  come accade a coloro che si appassionano, iniziò l’esigenza di fare di più, di mettersi in gioco attraversando luoghi sempre più diversificati, fino ad arrivare ad aumentare le ore di cammino e, di conseguenza, le difficoltà.

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Il passo per una evoluzione dei nostri cammini fu breve. Molteplici ricerche sul territorio locale e nazionale e una sconfinata curiosità del mio compagno, ci fecero incappare su un percorso europeo chiamato “Via Francigena”. Iniziammo tre anni fa proprio dalla nostra Italia, che a detta di molti, stranieri e non, è forse la parte più suggestiva e mai monotona dell’itinerario. Non abbiamo subito seguito con coerenza il percorso da nord a sud o viceversa; Cominciammo infatti per gioco, sfruttando i nostri giorni di ferie e scegliendo come prima esperienza di pellegrinaggio francigeno la bella Toscana. Preparammo, emozionati, il nostro percorso grazie anche alle guide e informazioni meticolose presenti nei siti www.francigena.beniculturali.it e www.viefrancigene.org e ad un impeccabile gps.

pont st martin Piemonte

L’anno successivo, ovvero lo scorso anno, dopo la favolosa esperienza toscana, nacque l’esigenza di dare ordine al percorso e partimmo dal Nord, o meglio dal Passo del Gran San Bernardo nella Svizzera italiana, fino ad arrivare in Lombardia, a Pavia. La Lomellina fu dura, ma pur sempre suggestiva e incontaminata. Infine, quest’anno, ancora freschi di cammino, abbiamo attraversato l’Appennino Tosco Emiliano, respirando aria di Emilia, Liguria e Toscana. Paesaggi unici che cambiano di ora in ora e che nascondono realtà culturali e paesaggistiche sorprendenti. In questi tre anni, un po’ per gioco e un po’ per passione, lavoro permettendo, abbiamo percorso quasi 1000 chilometri a piedi.

paesaggio emiliano

Il prossimo anno arriveremo a Roma, questo almeno è il nostro progetto. Una volta concluso il percorso del nord, inizieremo con il sud e, udite udite, attraverseremo anche i nostri luoghi… Ma non voglio svelarvi tutto ora.

E così, dal primo passo, dalla prima goccia di sudore, ci siamo semplicemente innamorati della Via Francigena. Qualcuno di voi si chiederà, ma come nasce la Francigena e perché?

La Via Francigena è un’ antica via dedicata al commercio e ai pellegrinaggi sacri, che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia. Nel X secolo il vescovo Sigerico descrisse il percorso (su quella che già dal XII verrà largamente chiamata Via Francigena) che fece da Roma a Canterbury. Il documento di Sigerico rappresenta una delle testimonianze più significative di questa rete di vie di comunicazione europea in epoca medievale. La Via Francigena oggi è stata riscoperta dai moderni viandanti, i quali, provenienti da ogni città, paese o Stato, si mettono in cammino lungo questo suggestivo percorso. Dal 2001 l’Associazione Europea delle Vie Francigene coordina lo sviluppo e la valorizzazione di un itinerario il quale, attraversando l’Italia e l’Europa, ripercorre l’importante storia del nostro continente, esaltando quei luoghi ormai dimenticati, non più battuti ma ancora così vivi e pulsanti di cultura.

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Un viaggio all’insegna del particolare, della lentezza intesa come rispetto dei luoghi e degli incontri sempre così diversi, dove viandanti di tutto il mondo si riconoscono, camminano insieme per poi perdersi; ma sempre con un obiettivo comune: arrivare a Roma!

 

Informazioni

www.francigena.beniculturali.it

www.viefrancigene.org

 

 

 

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Luisa Belardinelli

Luisa Belardinelli

Giornalista