La storia di Margherita Bondi, nata a Sezze e morta a Auschwitz. “E’ inutile più sperare” sarà presentato il 5 maggio prossimo
Il 5 Maggio prossimo, alle ore 11.15 presso l’Aula Magna dell’I.S.I.S.S. “Pacifici e De Magistris” di Sezze (Viale dei Cappuccini) sarà presentato il volume “E’ Inutile più sperare” che ricostruisce la vicenda della famiglia Milano-Bondì nella tragedia della seconda Guerra Mondiale e della Shoah italiana.
La ricerca, nata nell’Istituto superiore setino, è stata condotta negli archivi pubblici e privati di Sezze, Latina, Roma, Modena e Milano dal prof. Giancarlo Onorati e dagli alunni Giulia De Angelis, Marco Di Prospero, Gaia Venditti, Caterina Vitelli e Diana Zoiti.
Il libro racconta la storia di Margherita Bondì, nata a Sezze nel 1897, del marito Raffaele Milano e della loro figlia Silvana, che nel febbraio del 1944, dopo alcuni mesi di clandestinità a Roma, furono catturati da italiani che collaboravano con i tedeschi. Raffaele fu trucidato alle Fosse Ardeatine, Margherita e Silvana furono deportate a Fossoli e ad Auschwitz.
Margherita fu uccisa il giorno stesso dell’arrivo nel campo di sterminio polacco, la figlia superò la selezione e morì nell’aprile del 1945 a Bergen-Belsen dove era stata trasferita.
La ricerca è stato pubblicata dal “Centro Studi Storici sul Lazio Meridionale – Semata”, un’associazione culturale nata per promuovere la ricerca storica e l’attività editoriale sul territorio del Lazio Meridionale.
Per maggiori informazioni:
http://centrostudistorici-semata.weebly.com/
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