Chi legge cosa. Consigli di lettura di personaggi pontini…Emilio Andreoli
Di Cora Craus –
Carico di aspettative e di pathos è lo srotolarsi della fase 2, del primo step, per l’uscita dal lockdown da Covid-19. Carico di tensione emotiva e di colpi di scena, che si snodano tra politica, poteri forti e corruzione, promette di essere il nuovo thriller del giornalista televisivo Giovanni Floris “L’invisibile”. Il libro è il consiglio di lettura suggeritoci da un personaggio pontino doc qual è Emilio Andreoli, scrittore.
Al nostro ospite, come a tutti gli altri, abbiamo posto la rituale domanda del perché di questa scelta, di questa lettura?
“Ho diversi libri da leggere, tra questi credo che comincerò da “L’invisibile” di Giovanni Floris edito da Rizzoli. Avendo quindi un’ampia scelta, circa una decina di titoli, ho dato una sbirciata alle sinossi e quello di Giovanni Floris mi ha intrigato più degli altri, essendo un giallo ambientato a Roma, città che ho sempre adorato. Inoltre, sarà forse per il periodo particolare che stiamo vivendo, un giallo mi è sembrato anche più appropriato.”
“Niente sarà come prima” sembra essere il nuovo mantra che ci accompagnerà per il rientro alla normalità, all’ordinarietà della vita di tutti i giorni. “Non si comprende la malattia se non si coglie la sua singolare affinità con la guerra e con l’amore, – scriveva, Marguerite Yourcenar – se non si riconoscono i compromessi, le finte, le necessità assolute, mescolati nello bizzarro e irripetibile amalgama di un temperamento e di un male.” Sembrano parole scritte per descrivere l’attuale momento pandemico. Certamente convivere con il Coronavirus, in attesa di una cura efficace o di un vaccino, ci costringerà a nuove abitudini quali: le mascherine, i guanti, il distanziamento sociale. In tanta incertezza, una stella polare, un punto fermo, crediamo rimanga il piacere della lettura sia per scoprire nuovi orizzonti sia per vivere o rivivere emozioni.
Chi è Emilio Andreoli, l’ospite di oggi della nostra rubrica, che con grande gentilezza ha accettato di condividere con noi, con voi lettrici/ri, una scelta così personale qual è la lettura?
Una grande tradizione familiare imprenditoriale, scrittore, blogger, autore presso il giornale on line “Fattoalatina.it”. Appassionato del suo territorio ha dato vita a numerose iniziative culturali. Ha vinto il Premio Magna Grecia per la sezione letteratura. Emilio Andreoli ha esordito nella narrativa col romanzo dai toni autobiografici “Una fuga lunga un sogno (ed. Novecento), poi per l’80° anniversario della città di Latina ha pubblicato racconto “L’amico” nell’antologia “La Littorina – racconti e aneddoti di una terra emersa dall’acqua”; il racconto “Traffici illeciti” (ed. Omicron) viene selezionato nell’antologia del premio di narrativa Giallolatino. Un grande successo di pubblico ha riscosso il romanzo “Biscotto, storia di un play boy e di un sogno infranto” (ed. Omicron) per la stessa casa editrice ha pubblicato il libro di racconti “Delitti e misteri, i casi di Latina”.
Libro: “L’invisibile” di Giovanni Floris (Ed. Rizzoli – Pag. 240 – € 18)
Fonte: Rizzoli edizioni. “Nell’Invisibile, Giovanni Floris racconta una trama di segreti capace di dirottare vite e anestetizzare amori, fotografando un tempo, il nostro, dove la reputazione coincide con quello che siamo, dove vince solo chi santifica le apparenze, e nessuno è mai davvero innocente. Il problema è sempre quello, riuscire a non farsi vedere.
Antonio e Fausto non potrebbero essere più diversi: il primo, cinquant’anni in jeans e T-shirt, vive di lavoretti in un appartamento in condivisione con tre ragazzi, sempre connesso, in attesa che il mondo riconosca il suo talento di giornalista; il secondo è un imprenditore di successo, molto riservato, con una famiglia perfetta, che dicono stia per candidarsi a sindaco della Capitale. Due rette parallele che non dovrebbero incontrarsi mai. Perciò, quando Antonio riconosce Fausto nella bottega di Oreste, un anonimo barbiere al Nomentano, si convince subito che questa ribellione alle leggi della geometria sociale nasconda qualcosa: che ci fa un uomo ricco e di potere come Fausto Maria Borghese in un posto come quello? E perché, poco dopo, Oreste sparisce nel nulla? Da quel momento, stanare Fausto diventa l’ossessione di Antonio e l’ordinata quotidianità dell’imprenditore comincia a deragliare. Ma cercare la verità di qualcun altro può essere un gioco pericoloso, se non si sono ancora fatti i conti con la propria”.