Chi legge cosa. Consigli di lettura di personaggi pontini…Mario Leone
Di Cora Craus –
La Pandemia da Coronavirus sta mietendo vittime e seminando infinito dolore nel mondo, in Italia e nella nostra Europa. Restare a casa è un imperativo sanitario e morale. Trasformiamo questa necessità in una opportunità di lettura e riflessione. Due libri, due speranze: “Calendario civile europeo – I nodi storici di una costruzione difficile” a cura di Angelo Bolaffi e Guido Crainz e “L’Europa di domani – Un progetto per gli Stati Uniti d’ Europa” di Ernesto Rossi. Sono il consiglio di lettura di oggi suggeritoci da Mario Leone, Vice direttore presso Istituto di Studi Federalistici “Altiero Spinelli” .
Al nostro ospite, come a tutti gli altri, abbiamo posto la rituale domanda del perché di questa scelta, di questa lettura?
“Il libro che ho quasi terminato è: “Calendario civile europeo – I nodi storici di una costruzione difficile” a cura di Angelo Bolaffi e Guido Crainz mentre l’ultimo è una rilettura: “L’Europa di domani – Un progetto per gli Stati Uniti d’ Europa” di Ernesto Rossi. Ho scelto questi libri per passione civile e morale, per ri-leggere il passato e proporre soluzioni per far crescere nelle condizioni migliori una coscienza civica comune in tutti i cittadini europei”.
“L’Europa non è altro che una nazione composta di molte nazioni. La Francia e l’Inghilterra hanno bisogno dell’opulenza della Polonia e della Moscovia, come una delle loro province ha bisogno delle altre. E lo stato che crede di aumentare la sua potenza con la rovina di quello confinante di solito s’indebolisce con esso”. Una riflessione senza tempo di Charles Louis de Secondat, barone di Montesquieu, scritta nel ‘700. Mai come oggi c’è bisogno di un’Europa unita, istanza e desiderio che ritroviamo nelle parole di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi quando, nel 1941, scrissero “Il Manifesto per un’Europa libera e unita”, noto come “Il Manifesto di Ventotene”, simbolo dell’Europa e della sua difficile e dolorosa rinascita sulle ceneri di sessanta milioni di morti dell’ultimo conflitto mondiale.
Chi è Mario Leone, l’ospite di oggi della nostra rubrica, che con grande gentilezza ha accettato di condividere con noi, con voi lettrici/ri, una scelta così personale qual è la lettura?
Direttore presso Istituto di studi federalistici “Altiero Spinelli”. Funzionario – esperto in imposte dirette presso Agenzia delle Entrate. Laureato in giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi in Scienza delle finanze (dal titolo: Unione monetaria europea e sistema federale”). Ha realizzato con l’Associazione europea degli insegnanti (AEDE), l’associazione italiana del consiglio dei comuni delle regioni d’Europa (AICCRE) e la provincia di Latina, programmi di formazione scolastica sulla storia e il processo di integrazione europea. Ha ricevuto dall’AEDE provinciale di Latina il “Premio Europa” per l’impegno di diffusione dell’ideale europeista. Autore del saggio “La mia solitaria fierezza” Altiero Spinelli – Le carte del confino politico di Ponza e Ventotene dell’Archivio di Stato di Latina” ed. Atlantide.
Libro: “Calendario civile europeo – I nodi storici di una costruzione difficile” a cura di Angelo Bolaffi e Guido Crainz (ed. Donzelli – pag. XXXII-520 – €35)
Fonte: sito della casa editrice Donzelli. “La storia d’Europa da Sarajevo a Brexit. I momenti fondativi, le tragedie rimosse, i temi controversi. Quaranta studiosi europei. Un progetto originale di Donzelli editore.
Un brano della lettera di committenza che i curatori hanno inviato agli autori per illustrare le linee progettuali del volume: “Cari amici, il progetto a cui vi proponiamo di collaborare nasce dalla convinzione che alle radici della crisi attuale dell’Europa vi siano certamente ragioni politiche ma anche responsabilità, inadeguatezze e inerzie della cultura. Inadeguatezze e inerzie di lungo periodo, ma divenute ancor più evidenti dopo l’allargamento dell’Unione europea a quella parte dell’Occidente a lungo «sequestrata» dal comunismo sovietico (per dirla con Milan Kundera): quell’ampliamento avrebbe dovuto imporre un radicale salto di qualità nella circolazione e nel confronto culturale, ma esso non è stato neppure tentato. Senza dimenticare la perdurante e forse accresciuta «ignoranza reciproca» negli stessi paesi di più antica appartenenza alla comunità europea. Anche per questo, forse, di fronte a processi di dissoluzione che appaiono talora quasi inarrestabili – ben oltre la Brexit – rischia oggi di prevalere una rassegnazione impotente. Un’abdicazione comunque grave: ancor più grave, per quel che ci riguarda, perché alcuni nodi culturali di questa crisi chiamano in causa anche il nostro lavoro di studiosi. Chiamano in causa cioè la nostra capacità di far avanzare una riflessione complessiva sui nodi storici di una costruzione difficile, per citare direttamente il sottotitolo del progetto. Una riflessione capace di offrire alle differenti narrazioni e memorie nazionali punti di riferimento che possano favorire confronti e dialoghi fra storiografie e culture.”
Libro: “L’Europa di domani – Un progetto per gli Stati Uniti d’ Europa” di Ernesto Rossi (ed. Stilo – pag. 104 – € 12)
Fonte: casa editrice, Stilo. “Quarta di copertina: La crisi finanziaria ed economica che si è abbattuta sul continente europeo e sui singoli Paesi ha fatto traballare l’Unione europea, mettendone a dura prova la solidità, e allo stesso tempo ha mostrato la fragilità delle sue istituzioni. Nella spirale recessiva le politiche di austerità, promosse dai consessi dei capi di Stato, hanno acuito la crisi sociale. La frantumazione del welfare ha disgregato la coesione tra le nazioni, permettendo…
Nel volume sono raccolti due scritti di Ernesto Rossi: “L’Europa di domani” del 1944 e “Un corpo senza testa” del 1952. Per quanto scritti in due momenti storici profondamente diversi tra loro, essi sono il frutto della medesima intuizione politica dell’autore: il federalismo europeo”.