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Riceviamo e pubblichiamo. Caso Migranti a Latina. “Ci siamo già dimenticati della solidarietà e dell’accoglienza anche di chi sta male?”

 

Di Redazione –

Sul caso dei 55 migranti vanno fatte alcune precisazioni. Intanto che si tratta di una disposizione del Ministero degli Interni, che obbliga i prefetti delle province ad accettare un certo numero di migranti. Alla provincia di Latina ne sono stati assegnati 55. Il prefetto a quel punto comunica al sindaco del capoluogo e al presidente della provincia che devono in qualche modo ospitare transitoriamente questa quota di migranti. Questa la prassi.

Poi veniamo a quanto accaduto a Latina e qui entriamo nel comportamento e nel senso di responsabilità dei singoli nel fare il proprio dovere nei confronti della collettività.
“Il sindaco di Latina, in accordo col Prefetto e con la Asl, ha preteso che fossero fatti urgentemente i tamponi a tutti i migranti, per individuare subito eventuali contagiati. Fatto non scontato – sottolinea la dottoressa Gabriella Monteforte, coordinatrice LBC e consigliera comunale di maggioranza – I tamponi sono stati eseguiti in tempi rapidissimi, anche grazie alla collaborazione della Asl”.

Il sindaco di Latina, in accordo con la Provincia, ha individuato la ex Rossi Sud come luogo di sistemazione transitoria in attesa degli esiti degli esami. Il sito ha consentito il loro isolamento e ha impedito che ci fossero contatti con i residenti. Una volta effettuati i test, 11 dei 12 positivi (uno è stato ricoverato) sono stati sistemati in altre strutture, mentre i restanti 43 oggi sono stati trasferiti a Cori. “Una operazione obbligata che è stata gestita in maniera molto oculata grazie proprio all’esperienza medica del sindaco e che ha consentito di avere un quadro rapido della situazione, evitando situazioni di rischio per la comunità – commenta Floriana Coletta, medico e componente del consiglio generale LBC – Ecco perché ho trovato così spiacevoli tanti dei commenti letti sui social in queste ore, che trovo siano frutto di disinformazione; molti per fortuna sono stati comunque anche quelli che hanno compreso cosa avveniva”.

Questo per quel che riguarda il punto di vista sanitario. “Sotto l’aspetto umano – sottolinea invece la dottoressa Elettra Ortu La Barbera, altro esponente del consiglio generale – va fatta un’ulteriore riflessione: ci siamo già dimenticati della solidarietà e dell’accoglienza anche di chi sta male? Va inoltre ricordato che parliamo di minorenni – la maggior parte dei 55 arrivati, 38 – per giunta non accompagnati”.

La riflessione di LBC è anche politica. Davvero siamo disposti a calpestare la nostra umanità pur di alimentare la macchina del fango contro il sindaco, tacciato di aver portato il coronavirus a Latina, quando invece ha preteso che la cittadinanza fosse tutelata, dopo mesi di sacrifici? L’ennesima polemica strumentale, che a nulla serve se non a fomentare il conflitto sociale, e che definisce chi la alimenta.

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista