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Sabaudia. Il turismo sostenibile nel Parco del Circeo: verso il diploma europeo

A cura di Cora Craus –

Con determinazione dirigenziale del Direttore dell’Ente Parco, Paolo Cassola, l’area del Circeo e non solo, fa un ulteriore passo avanti per promuovere in modo qualificato il turismo sostenibile puntando all’ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile. Per arrivare all’ottenimento del diploma europeo, sarà innanzitutto necessario costruire una rete di soggetti privati e pubblici ed una strategia efficace. Per assicurare una road map valida sarà disegnato un percorso partecipato anche con il supporto di esperti e di buone pratiche nazionali e internazionali. “Gli obiettivi fondanti della Carta Europea che vogliamo perseguire – sottolineano dall’Ente, il presidente Antonio Ricciardi e il direttore Paolo Cassola sono costituiti dal miglioramento della conoscenza e del sostegno alle Aree Protette d’Europa che devono poter essere preservate e tutelate per le generazioni presenti e future, anche per il valore socio-economico che rappresentano. Diventa fondamentale, anche attraverso i milioni di euro che il Parco sta investendo negli interventi per la mitigazione dei cambiamenti climatici ed altri fondi, lavorare con le comunità locali per far crescere e qualificare l’offerta di sviluppo sostenibile e l’occupazione, nel rispetto del capitale naturale esistente. Obiettivi che devono essere raggiunti con il coinvolgimento dei principali soggetti coinvolti nel settore turistico dell’area protetta”.

Un obiettivo previsto dall’Ente nel Piano triennale delle Performance 2019/2021 e raccomandato dal Consiglio Direttivo con l’approvazione del documento: “Indirizzo programmatico e definizione degli obiettivi per il bilancio di previsione 2021 e Pluriennale 2021-2023”.

Sono previsti, tra gli altri, nell’arco di tre anni: attività formative con la creazione di una rete di soggetti privati e pubblici; il confronto tecnico-scientifico; il sostegno alla creazione d’impresa, e in particolare nell’ambito dell’ospitalità diffusa che aiuta prevalentemente operatori locali; accordi tesi a promuovere occasioni di approfondimento sui temi dello sviluppo economico e della sostenibilità turistica. Fino ad arrivare, attraverso “Europarc Federation”, alla auspicata approvazione di un Piano d’azione per l’ottenimento della certificazione europea, che rappresenterebbe tra l’altro uno strumento importante di marketing territoriale di valore internazionale.

A Federparchi (Federazione Italiana Parchi Riserve Naturali) viene affidata, come già fatto da altri Parchi nazionali e regionali, la regia dei lavori per la realizzazione delle attività e per la redazione della documentazione necessaria all’ottenimento della certificazione CETS “Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette”. Si tratta di un investimento importante, anche sul piano economico, che, sottolineano dall’Ente Parco, “viene deciso al fine di far crescere il territorio su questo settore economico che rappresenterà un segmento fondamentale, anche occupazionale, per il prossimo futuro. Soprattutto, ma non solo, in tempi di Covid-19”.

 

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista