Zaccheo: “L’inquinamento del Canale di Rio Martino mette a rischio il progetto del Porto Turistico.
di redazione –
Una vecchia idea, quella dell’ex Sindaco Vincenzo Zaccheo, un caro vecchio sogno, quello del Porto Turistico di Rio Martino. In un comunicato l’ex primo cittadino esprime tutta la sua preoccupazione circa la presenza di elementi inquinanti nelle acque del canale e dei suoi affluenti. Il suo appello alla Presidente della Provincia, visto che l‘opera sarebbe finanziata dalla Provincia di Latina, insieme alla Regione Lazio e al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per un valore complessivo di circa 5,3 milioni di euro. “A questa cifra – scrive Zaccheo – vanno poi aggiunti 1,5 milioni provenienti dai fondi del ristoro nucleare messi a disposizione del progetto dall’amministrazione Comunale da me guidata e la Provincia, sotto la presidenza di Armando Cusani. Parliamo – prosegue l’ex sindaco – di lavori altamente strategici per la valorizzazione della nostra città, nonché di tutto il territorio provinciale. Lavori che restituiscono il dovuto pregio a una zona di particolare rilevanza, sia da un punto di vista ambientale, visto il traffico marittimo cui è soggetta, sia da un punto di vista storico-culturale, data la presenza di importanti canali che hanno contribuito all’immensa opera di bonifica del nostro territorio”.
Secondo le ultime analisi eseguite sul Canale delle Acque Medie e sul Fiume Astura pare siano stati riscontrati livelli molto alti di inquinamento fino al punto di rendere gli stessi corsi d’acqua fra i più inquinati di tutto il territorio pontino. Per questo motivo, Zaccheo prosegue con la proposta di istituire un “tavolo inter istituzionale che veda il coinvolgimento, oltreché del Comune e della Provincia, già attivi, anche del Consorzio di Bonifica e di Acqualatina, al fine di favorire, ognuno per quanto di propria competenza, l’opera di pulizia del canale di Rio Martino e indagini congiunte sull’origine degli inquinanti che più volte hanno causato morie di pesci, come avvenuto anche nelle scorse settimane”.
Mancando poi un sistema di depurazione a monte che possa garantire la qualità delle acque in transito nel canale che vengono poi scaricate in mare come pure un sistema che raccordi tutta la depurazione delle acque che scaricano sulla costa lungo tutto territorio comunale, dal fiume Astura al Canale delle Acque Alte, fino al Canale delle Acque Medie e a Rio Martino, continua Zaccheo “Proporrei anche di valutare attentamente con l’amministrazione Comunale e Acqualatina l’opzione ottenuta dal governo sotto la mia amministrazione che prevedeva la delocalizzazione del depuratore di Foce Verde presso il territorio della centrale nucleare gestito dalla Sogin. E l’ipotesi studiata dalla Provincia, sotto la presidenza De Monaco, di convogliare le acque del fosso Moscarello lungo i canali di raffreddamento della centrale per scaricare le acque piovane in mare a oltre 600 metri dalla costa. Una soluzione gia adottata in altri Comuni”.
Chiude la sua nota con un appello alla Presidente Della Penna e al sindaco Coletta, perché si impegnino a destinare le future somme derivanti dai fondi per il ristoro nucleare alla risoluzione di questa problematica, e conclude: “Di fronte ad un progetto su cui sono stati investiti quasi sette milioni di euro di fondi pubblici, sarebbe delittuoso vanificarne la portata non intervenendo anche su una questione che mette a rischio la qualità delle acque limitrofe e la balneabilità della costa”.