Absolute Beginners. Una latinense a Londra.
di Claudia Fratangeli –
Il trauma di ogni italiano che oltrepassa i confini nazionali, non è tanto la lingua o le abitudini sconosciute, quanto il cibo.
Ogni popolo ha nella cucina una parte importante della propria cultura, ma gli italiani, in particolare quando all’estero, le conferiscono un’aura di sacralità e ne fanno una questione estremamente personale. Per questo, non importa in quale parte sperduta del mondo siano, sono sempre alla ricerca di un ristorante italiano.
I primi anni che venivo qui ero anch’io così, se non altro perché la mia dieta, composta per lo più di pizza e pasta al sugo, era incompatibile con qualsiasi altra cucina del mondo al di fuori di quella di casa mia.
Quando con il tempo è arrivato anche il gusto per il cibo, ho preso una decisione molto radicale: non sarei mai più andata in un ristorante italiano all’estero, non per scelta almeno. Sono sempre una grande delusione, culinaria ed economica.
E penso che il miglior modo per conoscere davvero un paese passi dalla tavola.
So che la maggior parte di voi a questo punto starà per obiettare, mentalmente, che l’Inghilterra non ha una grande tradizione tra i fornelli e che a Londra si mangia male. Ecco, secondo me non è vero. Certo non avranno la nostra varietà, ma la cucina britannica non è affatto male.
Ma soprattutto, Londra, riflettendo la propria realtà cosmopolita, offre una quantità incredibile di varianti gastronomiche, dagli angoli remoti dell’estremo oriente fino ai sapori esotici dei caraibi, passando per tutto quello che c’è in mezzo.
A questa meravigliosa abbondanza sono dedicati gli innumerevoli food market in giro per la città. Sono veramente ovunque e sempre affollatissimi. Ogni giorno della settimana hanno una location diversa, sempre suggestiva. Ogni venerdì ce n’è uno sotto il mio ufficio, con lo splendido sfondo di St. Katharine’s dock, gioiellino semi sconosciuto ai turisti a due passi dalla Torre di Londra.
Oppure la domenica c’è una strada piena di food cart in mezzo al meraviglioso mercato di Brick Lane.
Si passa dai piatti tradizionali fino alle trovate più originali.
Ho pensato che potrei inaugurare una rubrica nella rubrica dedicata allo street food e relativi mercatini, provando ogni settimana una cosa diversa, con relativa spiegazione dei proprietari.
O forse ho trovato solo un’altra scusa per mangiare!