Arriva Renzi, tra applausi, pioggia fitta e contestatori
Di Luca Gliozzi –
Pioggia fitta a attendere il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che arriva al Supercinema dove un gruppo di contestatori sotto gli omprelli urla slogan contro il sì al referendum. Contestatori della riforma che infreddolitii hanno fatto sentire le loro ragioni.
Dentro, una platea gremita a ascoltare il suo lungo discorso: parla a braccio Renzi, al suo primo appuntamento nel capoluogo pontino, da quando é stato nominato Presidente del Consiglio.
I temi toccati dal suo discorso, come dicevamo, durato circa un’ora, hanno abbracciato tutta l’attualità della scena politica, sia nazionale che internazionale.
L’inizio dell’intervento del Presidente, infatti, é stato caratterizzato dall’auspicio della vittoria di Hillary Clinton alle presidenziali americane. L’endorsement del premier alla prima candidata donna alla presidenza degli USA, é stato seguito da un secondo augurio, quello di trovare “La donna [presidente] dagli Americani, non dai Francesi”, in opposizione dunque a Marine Le Pen.
Il seguito del discorso di Matteo Renzi é stato caratterizzato da una forte nota nazionalista. Più di una volta, infatti, il presidente ha rimarcato un profondo orgoglio nazionale. Esempio eclatante di questo elemento, é stato lo spostamento del G7 da Firenze alla Sicilia, dovuto all’affermazione di un capo di stato estero secondo cui “In Sicilia c’è solo la Mafia”
Questo profondo orgoglio patriottico, ha spinto Renzi verso la questione della riforma costituzionale, che a suo dire metterebbe il nostro Paese in una posizione contrattuale più forte in Europa.
In definitiva, il suo discorso ha soddisfatto la platea del Supercinema, a cui facevano da controaltare i contestatori del Sì, quelli lì fuori e che non ci credono.
Il 4 dicembre è ormai alle porte.