Barbara Pascali, dall’Italia al Brasile per aiutare i bimbi di Rocinha
di Emanuela Federici –
Ci sono cose nella vita di cui, spesso, crediamo di non poter fare a meno. Ce le teniamo strette come se fossero le colonne di un’esistenza sensata e non ci accorgiamo di quanto non ci rendano affatto appagati. E’ ciò che scopre solo chi prende il coraggio tra le mani e affronta i propri pregiudizi per amore di un ideale. E’ ciò che fa Barbara Pascali quando decide di trasferirsi a Rio de Janeiro, il luogo che ha catturato il suo cuore. Lasciando Milano, il lavoro, gli amici, gli agi di una vita organizzata, fa i bagagli e nel 2006 inizia il suo percorso nella Comunità di Rocinha, una delle favelas più popolose del Sud America. Un’enorme macchia di cemento che colora la verde montagna di Rio e che tanto stona con lo sfarzo dei vicini grattacieli. La sua vita in Brasile ora è dedicata ai bambini di questa comunità, alla loro educazione. In una realtà tanto precaria come quella di una favela, priva di infrastrutture e di assistenza reale, le condizioni di vita di questi bambini spesso devono scontrarsi con situazioni violente e di estrema povertà. La onlus “Il Sorriso dei miei Bimbi”, alla quale Barbara ha deciso di dedicarsi, cerca di sostenere questa comunità con progetti volti all’educazione infantile e alla formazione giovanile. I loro progetti di alfabetizzazione per adulti e di sostegno per le famiglie, aiutano i ragazzi ad allontanarsi da attività criminali e danno loro la possibilità di riscattarsi dalle condizioni disagiate in cui si trovano a vivere. Un impegno, il suo, che fa la differenza e, soprattutto, che fa riflettere.
Com’è nata la vostra Onlus?
“Il Sorriso dei miei Bimbi nasce ufficialmente nel 2002 da un progetto di Barbara Olivi, italiana residente in Brasile, che dal 1998 ha iniziato ad occuparsi di programmi di educazione per bambini e giovani. Localizzata in una delle più grandi favelas del Sudamerica (Rocinha, a Rio de Janeiro). Obiettivo principe della Onlus è quello di creare migliori condizioni socio-educative all’interno della Comunità di Rocinha”.
Quali progetti portate avanti e come si stanno evolvendo nel tempo?
“La Rocinha, con i suoi oltre 200.000 abitanti, è una baraccopoli semi-abusiva, una realtà nota alle cronache internazionali per la storia di guerra tra narcotrafficanti e polizia, terminata solo apparentemente con il processo di pacificazione del novembre 2011 e l´installazione della UPP (Unità di Polizia Pacificatrice). La comunità è completamente priva di infrastrutture e servizi e moltissime famiglie vivono in condizioni di povertà e degrado. In questo contesto Il Sorriso dei miei Bimbi promuove cultura a coloro cui viene sistematicamente negata per distinzione di razza e provenienza sociale, rispondendo ad una grave mancanza di diritti umani e diritti di cittadinanza. In oltre 15 anni di presenza sul territorio, Il Sorriso dei miei Bimbi ha creato un percorso educativo che comprende la scuola materna Saci Sabe Tudo che ospita fino a 100 piccoli studenti, il Projeto Jovem con un programma di riscatto sociale e prevenzione di gravidanze precoci e il Projeto Alfabetização em Ação, che si sviluppa su due livelli (alfabetizzazione pura e rinforzo scolastico) per bambini, giovani ed adulti. Oltre a ciò, la Onlus propone alcuni micro-progetti di professionalizzazione ed assistenza a famiglie in stato di particolare urgenza sociale. Attivo da pochissimo, inoltre, c’è il primo Caffè Letterario della Rocinha – il Garagem das Letras – il bio bar e libreria caffè pensato per promuovere progetti di impresa sociale giovanile e rivolto a tutti gli abitanti della comunità. In esso si sviluppano diversi programmi socio educativi, musica, cucina salutare, corsi di lingue e cineforum. Segnalo infine il bellissimo programma di Turismo Rsponsabile, il tour in Rocinha che si trasforma in un’esperienza ad alto contenuto umano”.
Come sei entrata in questa Onlus? Perché tra tanti progetti hai scelto proprio questo?
“Oramai 11 anni fa un’amica mi segnalò l’organizzazione. Così contattai Barbara Olivi e, zaino in spalla, la raggiunsi. Da allora siamo insieme in questo viaggio! Prima come volontaria, poi piano piano verso la co-direzione della Onlus. Barbara è fondatrice e Presidentessa, mio mentore, e quotidiana fonte d’ispirazione”.
Sono presenti sul territorio altre organizzazioni che vi aiutano a sostenere le vostre attività?
“In Rocinha in generale esistono altre organizzazioni (ma non italiane), con le quali allacciamo profonde amicizie e realizziamo eventi in partnership. Ma è tutta farina del nostro sacco, come si dice…”.
La Comunità di Rocinha era una delle più importanti basi per il narcotraffico. Quanto ha influito questa realtà con la realizzazione delle vostre attività?
“Intanto devo dire con profonda amarezza che la Rocinha è ancora una delle più importanti basi per il narcotraffico. L’entrata della Polizia Pacificatrice era per molti di noi un sogno che diventava realtà: finalmente la legalità, finalmente i diritti di cittadinanza. Purtroppo oggi, a distanza di 5 anni dal suo insediamento, la UPP non ha saputo essere incisiva come necessario e tutto è lentamente tornato come prima. Noi non abbiamo nessun contatto con il narcotraffico, ma lo vediamo per le strade, come accade a tutti gli abitanti di Rocinha. Conosciamo le sue leggi e cerchiamo di convivere in una realtà assurda e surreale. Essendo il nostro pay-off ‘L´educazione cambia la vita’, cerchiamo di essere quel cambiamento che vorremmo vedere nel mondo, iniziando proprio da una favela brasiliana. E visto che crediamo profondamente nel valore dell´educazione come primo passo verso la libertà ed emancipazione, ci è capitato di avere nei nostri progetti anche componenti di famiglie di trafficanti desiderosi di offrire ai propri figli un destino diverso dal loro, fatto di violenza e morte”.
Come finanziate i vostri progetti?
“Con donazioni spontanee ai Progetti del Sorriso, con il 5xmille (basta indicare il nostro nome e Codice Fiscale Onlus 91106660359), aderendo al programma di Sostegno a Distanza, scegliendo la Onlus come soggetto di lista nozze o altre ricorrenze speciali. E naturalmente partecipando a bandi italiani ed internazionali. Siamo un piccolissimo staff e dedichiamo tutte le risorse disponibili alla realizzazione dei progetti nel cuore della Rocinha”.
Considerando il percorso già fatto, quali sono i progetti per il futuro?
“15 anni sono già passati e ne vogliamo altri 1000 per continuare a vivere questo meraviglioso sogno di cambiare la vita con l’educazione! Abbiamo il desidero di ampliare tutti i nostri progetti (più alunni, più classi, più opportunità per tutti!), oltre alla volontà di costruire uno spazio adeguato per ricevere i nostri volontari; stiamo infatti pensando di realizzare una piccola casa per i volontari, con orto urbano e progetti di professionalizzazione. E magari un ufficio nuovo, tutto per noi”.
L’entusiasmo che le persone come Barbara dispensano a chi è intorno a loro si percepisce anche tra le righe di una semplice email. Il sorriso dei bimbi di Rocinha arriva a noi come se fossimo immersi in quella realtà a volte spietata con chi non ha i mezzi per affrontarla. Mi piace pensare che ognuno di noi, nel suo piccolo, riesca a fare qualcosa che sia di aiuto per il prossimo. E se nel nostro caos quotidiano non riusciamo a trovarne il tempo, non abbiamo molte scuse: possiamo sempre sostenere chi, come loro, fa la differenza ogni giorno.