Curata da Fabio D’Achille per MAD la mostra “Segni Come Cicatrici” la prima personale di Natascia Conforto
A cura di Cora Craus –
Curata da Fabio D’Achille presso la Caffetteria Romani in via IV Novembre l’ultima mostra del 2024 nel Museo d’Arte Diffusa ed è la prima personale di pittura e disegno di Natascia Conforto.
“Disegni, opere su carta di risulta, – scrive il curatore – studi grafici sul corpo femminile, realizzati senza cancellare eventuali errori; particolari accuratissimi realizzati con matite grasse e gessetti ad olio – allungati con acrilici – che si alternano a silouette, guaches e scampoli di carte che affollano il suo zibaldone visionario, ironico che spazia tra colori caldi e monocromatismi. Ama gli errori grafici, non li cancella, li sovrasta sovrapponendo altri tratti più grossi quasi a testimoniare che non si può fare bene senza prima sbagliare! Un’azione artistica incessante, dinamica, terapeutica, liberatoria per l’autrice pontina cinquantenne che adora il segno forte, veloce, impaziente e graffiante quasi una cicatrice sul supporto, un segno di sofferenza ed espiazione di essa.
Gli studi al Liceo Artistico di Latina risentono degli stimoli e degli insegnamenti dei docenti di seconda generazione degli anni ’80 e ’90 quali Cerbone, Andreatini, Lucchetti e il compianto Vittori… poi inizia l’Accademia di Belle Arti a Roma ma non si laurea per via del lavoro e della imminente maternità. Una mostra, questa, strappata al suo geloso archivio – racconta D’Achille – infatti Natascia solo ora, dopo tanti anni si è decisa ad affrontare questo percorso artistico diffuso con MAD, forse proprio perché lo stesso museo diffuso le risulta informale e impulsivo e… ad una settimana dall’apertura dell’esposizione ancora non riesce ad andare a visitarla nella location che la ospita!”