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Da Sutri a Campagnano di Roma, immersi nel verde

di Luisa Belardinelli –

Sabato 20 agosto 2016 – Quanta campagna che si incontra lungo tutto questo percorso. Arriviamo in prossimità del piccolo comune di Monterosi sempre in provincia di Viterbo, a 30 chilometri dal grande raccordo anulare.

Riprendiamo il cammino tra i campi, fino alle cascate di Monte Gelato, nel territorio di Mazzano Romano, un’area parco dove possiamo fare un meraviglisoo bagno rinfrescante.

Ci siamo, finalmente stiamo entrando nel parco di Vejo, una strada sterrata panoramica ci aspetta. Il Parco regionale di Veio si trova nella provincia di Roma ed il suo territorio forma un triangolo delimitato dalla via Flaminia ad est, la via Cassia ad ovest e la provinciale Campagnanese a nord. Il territorio interessa il cosiddetto Agro Veientano, dominato dalla città etrusca di Veio e caratterizzato da interessanti elementi storici, naturalistici e paesaggistici. La tranquillità del parco ci conduce finalmente a Campagnano di Roma. Non dimenticheremo mai la salita improbabile prima di arrivare al paese… La quasi invalicabile Via di Santa Lucia!!! Appena posato il polmone sul primo muretto della piazzetta, una fontana ci attende.

Campagnano di Roma è situato sul monte Razzano, (270 m circa), il paese sorge su un’altura di roccia tufacea, circondata da fossi naturali, sui colli che formano le pendici della Valle di Baccano, antico lago vulcanico poi prosciugato. Il territorio è costituito da altopiani in tufo utilizzati a coltivazioni agricole, da valloni scavati da fossi e da pendici ricoperte da boschi allo stato naturale, tutti elementi caratteristici della struttura geomorfologica dell’Etruria meridionale. Il territorio comprende inoltre la costa orientale del lago di Martignano e parte del Parco regionale di Veio.

Visitiamo il paese; abbastanza esteso sia dentro che fuori le mura.

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Il nostro alloggio, un ostello tutto per noi nella zona vecchia del paese, è davvero suggestivo, a farci compagnia galli e galline (Penelope e Filomena, le preferite della padrona di casa).

Da ammirare: Palazzo Venturi; entrando in corso Vittorio Emanuele si trova subito, sulla destra, Palazzo Venturi, uno degli edifici storici più importanti dell’assetto urbano cittadino. Acquistato dal comune agli inizi degli anni 80 dello scorso secolo, è oggi sede del Museo Archeologico, dell’Archivio Storico Comunale, della Biblioteca Comunale e del Centro culturale permanente. Palazzo Municipale costruito alla fine dell’Ottocento in forme neogotiche, sul luogo dove sorgevano le rovine della rocca Orsini demolita completamente nel 1882. Palazzo Galli. La Fontana dei Delfini, costruita in forme barocche, attribuita in modo incerto al Vignola. Fu restaurata nel 1753 per volontà di Augusto Chigi.

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Palazzo Municipale

All’ora di cena ci ritroviamo tutti allo stesso posto.. Riconosciamo i camminatori dei giorni scorsi, incontriamo i loro sorrisi. Abbiamo  la certezza che stasera si mangerà bene e si spenderà poco.

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Luisa Belardinelli

Luisa Belardinelli

Giornalista