Dall’amore alla guerra, la separazione e la contesa dei figli. Il 13 novembre, Essere Donna affronta la PAS
di Emanuela Federici –
“Ci siamo lasciati”. Al giorno d’oggi non è difficile parlare di separazione e questa frase la sentiamo ormai sempre più spesso. Quel legame che improvvisamente si rompe, due individui che abbandonano tutto ciò che li ha uniti. Un’esperienza a volte devastante che può arrivare addirittura a coinvolgere anche i figli, rendendoli pedine mosse con astuzia contro chi ha dato loro la vita.
L’idea di affrontare insieme questo grave, e purtroppo quasi sconosciuto, argomento nasce da una serie di indicazioni che abbiamo raccolto nel corso di questa nostra esperienza in Essere Donna. La PAS (Sindrome da Alienazione Parentale) è una patologia molto complessa, che non si riconosce immediatamente, e si presenta all’interno di situazioni problematiche riguardanti la separazione fra coniugi, quando il genitore affidatario ritiene controproducente il rapporto dei figli con l’altro genitore e arriva ad attivare delle vere e proprie strategie di esclusione di quest’ultimo. E’ in questo contesto, infatti, che il genitore affidatario (detto alienante) suggestiona i figli, sviluppando con loro un’alleanza illogica attraverso l’uso di espressioni denigratorie, continue rappresaglie, o false accuse di trascuratezza rivolte all’altro genitore. Questo comportamento è causa di sofferenza per i figli che subiscono un vero e proprio “abuso emotivo” e, se non si corre ai ripari, nel tempo può degenerare in problemi psicologici che si ripercuotono sulla crescita dei bambini.
Di questo parleremo nel nostro prossimo convegno dal titolo “PAS: studi e testimonianze sulla Sindrome da Alienazione Parentale” che si terrà a Latina il prossimo 13 novembre, presso la sede dell’Associazione “Stoà” dalle ore 16. Durante questo evento si susseguiranno alcuni esperti del settore e ascolteremo alcune testimonianze per cercare di dare una forma quanto più completa a questo problema.
Ne parleremo quindi con:
– Maria Luigia Spinelli, Sostituto Procuratore della Repubblica di Latina
– Ernesto Coletta, Neurologo ASL di Latina
– Aba Faraoni, Ispettore Capo della Polizia di Stato
– Patrizia Fanti, Promotrice Progetto “Casa dei papà” e Progetto “Casa Famiglia”
– Stela Taneva, Psicologa e Psicoterapeuta
– Maddalena di Girolamo, Avvocato Centro “Donna Lilith”
– Manuela Iaione, Capo Gabinetto Questura di Latina
Con diversi altri interventi che ci racconteranno esperienze di vita vissuta e professionali.
“La nostra associazione promuove, anche attraverso il nostro magazine, il Sociale; in special modo esalta la maternità, l’infanzia e il benessere individuale. Con questo convegno, vogliamo pertanto lanciare un messaggio forte attraverso importanti testimonianze e coinvolgere attivamente le Istituzioni e gli operatori di settore riguardo le cause e gli effetti che una tale sindrome può causare alle nuove generazioni. I bambini vanno ascoltati e tutelati perché sono il colore e la gioia di un mondo che ha bisogno di loro, linfa vitale per un futuro migliore”. Queste le parole di Luisa Belardinelli, Vice Presidente dell’Associazione ‘ED Essere Donna’, giornalista e esperta del mondo dei bambini e delle loro problematiche grazie all’esperienza che ogni giorno vive col suo nido famiglia “Scarabocchiando a casa di… Luisa”.
Questo incontro, è accreditato presso l’Ordine dei Giornalisti, in modo da essere anche un momento formativo, oltre che informativo. Attraverso le parole di chi vive questa patologia tutti i giorni, vorremmo sensibilizzare non solo chi ha dei figli, che in qualche misura potrebbero risentire della separazione fra i genitori, ma anche chi è testimone involontario di questo disagio minorile. Sensibilizzare significa conoscere per affrontare meglio il problema con l’unico fine di arrecare ai nostri figli meno danni possibili, perché se è a loro che teniamo più di ogni altra cosa, dobbiamo sicuramente non essere noi gli artefici del loro dolore. Un bambino non può essere usato come un’arma per rivalersi contro l’altro coniuge. Non può essere giudice nelle lotte tra i genitori, ma deve essere sempre tutelato, protetto e rassicurato e per far questo bisogna cambiare il nostro concetto di famiglia e di amore; costruire insieme una nuova società, basata sul rispetto fra persone che hanno condiviso un progetto di vita e che insieme dovranno continuare ad avere un unico obiettivo. Quello del benessere del proprio figlio.