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Droghe a forma di orsetto rosa: una bufala tutta social

di Marina Cozzo –

Sta imperversando sui social network, specie su WhatsApp, diffondendosi a macchia d’olio nei famigerati gruppi dei genitori, la notizia dello spaccio di droga fuori dalle scuole a forma di orsetto rosa.
Sembra incredibile, ma qualcuno ci sta credendo e il messaggio è stato condiviso ovunque.

Ecco il testo che io stessa ho ricevuto: “Salve a tutti,oggi mi hanno mandato questa foto è segnalato che come potete vedere sembrano caramelle a forma di orsacchiotto,ma purtroppo cosi non è,sembra sia una nuova droga che si sta inserendo addirittura nelle scuole elementari x adescare i bambini, io personalmente sono rimasta letteralmente scioccata!vi chiedo la cortesia chi ha amici con bambini sia alle elementari,che medie di far girare questa foto..è di avvisarli…grazie a tutti..stiamo arrivando davvero a livelli paurosi..dio mio!😔😔😔😔😔”.
Quindi, davanti ad ogni scuola d’Italia ci sarebbero uno o più spacciatori che regalano droga ai bambini.
Ovviamente questo è impossibile, perché gli spacciatori la droga non la regalano, nemmeno ai bambini. L’ipotesi che fuori da ogni scuola si aggirino spacciatori che regalano “caramelle di droga a forma di orsacchiotto” è improbabile, se non impossibile.

Se le pasticche di ecstasy vengano prodotte nelle forme più varie non significa che sia una scelta voluta per avvicinare i bambini alle droghe.

Ma vi è di più: su WhatsApp e su Facebook ci sono persone che raccontano di aver “ricevuto informative” dalle forze dell’ordine. Oppure che riportano la testimonianza di un genitore che avrebbe visto quelle caramelle rosa a forma di orsacchiotto all’uscita dalla scuola.

Da alcune indagini, sembrerebbe che non esista alcun allarme specifico e concreto riguardo alla droga a forma di orsacchiotto, trattandosi di un falso allarme, una di quelle balle che ciclicamente continuano a tornare a galla. La stessa identica foto viene utilizzata per avvertire gli utenti inglesi dello stesso pericolo. Pare che la paura per le caramelle di droga si sia diffusa dopo un caso di intossicazione di alcune ragazzine britanniche di tredici anni che avrebbero assunto le “teddy bear pills”. L’episodio è avvenuto ad inizio marzo a Manchester. In un articolo del Sun compare proprio la foto di alcune pasticche a forma di orsacchiotto.

Ma nessun genitore italiano ha visto quella bustina o quelle pasticche di ecstasy.

Quindi, fermiamo questa ennesima catena di Sant’Antonio e con tutti gli allarmismi sul pericolo che i nostri figli tornino a casa con la droga, dal momento che nessuno ha mai visto niente, né testate più autorevoli parlano di alcunché.

 

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Marina Cozzo

Marina Cozzo

Giornalista