Fecondazione assistita nell’utero materno, ora si può!
Di redazione –
Alla clinica Ivi (Instituto Valenciano de Infertilidad) di Bilbao in Spagna, qualcosa è cambiato… Ora si può far nascere un bambino utilizzando una nuova tecnica di fecondazione naturale chiamata AneVivo.
La fecondazione consiste nell’introduzione degli ovuli e degli spermatozoi, uniti in un dispositivo intrauterino, per fare in modo che la fecondazione e il posteriore sviluppo embrionale avvengano nell’utero. Successivamente il dispositivo viene rimosso e si procede alla selezione degli embrioni più idonei i quali verranno nuovamente introdotti nell’utero materno. Una tecnica che renderà possibile il libero passaggio di fluidi, nutrienti e altri componenti cellulari e non cellulari attraverso una membrana porosa in modo da agevolare l’interazione tra embrioni e ambiente materno.
“Questo metodo – spiega Daniela Galliano, direttrice del primo centro italiano Ivi, a Roma – permette la fecondazione dell’embrione e lo sviluppo, fin dalle prime ore, nell’ambiente più idoneo, nelle stesse condizioni di luce, temperatura e nutrienti in cui si troverebbe se fosse stato concepito in forma naturale. E da un punto di vista psicologico tutto ciò permette ai genitori di essere maggiormente partecipi al processo di procreazione assistita”.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito a dare alla luce il primo bambino frutto della fecondazione naturale – dice Martin Velasco, presidente e fondatore di Anecova – attraverso questa avanzata tecnologia. La clinica spagnola si è convertita in un centro per eccellenza per le procedure di fecondazione naturale nell’ambito della procreazione assistita”. (fonte adnkronos)
Al via ora la commercializzazione nei migliori centri di fertilità. Una speranza in più per le donne che desiderano diventare madri.