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Giovanna Galiotto, presidente del CE.I.P: “Il mio lavoro è la mia passione e le soddisfazioni sono impagabili”

di Marina Bassano –

Abbiamo incontrato la Dott.ssa Giovanna Galiotto, presidente del CE.I.P – Centro Psicopedagogico Infanzia Protetta, psicopedagogista della cooperativa, presidente e direttore scientifico. Il centro opera dal 2008 in ambito educativo e assistenziale.

Il Ce.I.P svolge ormai da anni una consolidata attività di formazione psicopedagogica rivolata al personale e ai gestori delle strutture della prima infanzia, agli assistenti domiciliari:

“Dal 2009 al 2013 abbiamo avuto un appalto per un progetto a Sonnino per i disabili adulti e abbiamo così ampliato il nostro target. Se prima ci occupavamo solo di ragazzi in età evolutiva (0-18), con il progetto presso il Centro del Sollievo finanziato dal Comune, ci siamo specializzati anche con gli adulti.

Parallelamente abbiamo avviato un discorso di formazione sia per i nostri operatori sia per esterni: lavoriamo per formare educatori professionali, ludotecari, assistente vigilante alla prima infanzia, tutor DSA (disturbi specifici dell’apprendimento). Questo è stato uno degli ultimi corsi attivati, abbiamo avuto molte richieste. Al termine di ogni corso rilasciamo oltre al nostro attestato, quello HACCP, di sicurezza sul lavoro e di primo soccorso pediatrico.

La prossima attività in programma è la Settimana del Bambino, dall’ 8 al 13 Maggio. Ci interessava farci conoscere sul territorio, mettendo insieme docenti e persone nuove, in un percorso che abbraccia adulti e bambini: seminari, laboratori teatrali e sensoriali e corsi si alterneranno per tutta la settimana; seminario DSA a livello logopedico, teatrale, un intervento di zooantropologia, per citarne alcuni. La settimana avrà questo tipo di impatto: riuscire a insegnare agli operatori e ai genitori a trattare anche questi strumenti. Abbiamo inserito anche il seminario di educazione digitale, che ha come fine quello di riconoscere ed avere padronanza della realtà mediatica rispetto all’età evolutiva. Tutte le attività avranno luogo presso l’Associazione Polvere di Latina.

Nelle nostre attività collaboriamo con il Comitato Scientifico d’Emergenza, che fa capo a Christian Manzi, come ad esempio nell’esperimento della settimana scorsa nei Giardinetti di Piazza Moro. Abbiamo parlato con i bambini e realizzeremo un filmato che sarà presto online. Il tema era capire quanto sanno i bambini sull’intervenire in caso di bisogno di un loro compagno, o di un amichetto. E’ stata un’esperienza bellissima e divertentissima perchè sono stati colti un po’ alla sprovvista. Il target è stato dai 5 ai 10-12 anni, alla prima parte all’aperto seguirà una parte in studio col secondo approccio; infatti dopo il primo contatto titubante, i bambini si sciolgono e vengono fuori cose interessanti. Al termine monteremo il video che verso la fine di Maggio andrà online; potrà interessare anche i genitori, in merito a quello che i bambini hanno appreso o alle nozioni che già hanno sulla tematica e riguardo a cosa il genitore può avergli trasmesso, per capire a che età iniziano ad avere e recepire le informazioni per poter intervenire con progetti diretti”.

Un’agenda ricca di impegni quella del Ce.I.P, che oltre alla Settimana del Bambino, vede in programma i vari corsi che ripartono e il progetto Tagesmutter, a cui Giovanna tiene particolarmente:

“Si tratta di un’assistenza domiciliare studiata all’interno della famiglia per il bambino in età evolutiva o disabile, che si preoccupa di tutto ciò che serve al bambino appunto. Parliamo di problematiche che possono essere legate a un discorso psicomotorio, educativo, a un DSA, difficoltà di apprendimento. Quando ci sono queste problematiche c’è bisogno di un intervento mirato, con operatori formati.

Vogliamo fare un passo alla volta per arrivare a far conoscere la Cooperativa e ad essere apprezzati per il nostro lavoro. Vorrei che in primo piano ci fosse sempre il Ce.I.P con il suo intento di dare sostegno, aiutare. La soddisfazione più grande è stata dopo aver chiuso il centro a Sonnino, avere persone che ancora telefonano e si informano sul tuo lavoro, sapere che la gente a distanza di anni riconosce e apprezza quello che hai fatto, segno che team e equipe valgono. Il mio lavoro è la mia passione, soddisfazioni di questo tipo sono impagabili”.

 

 

 

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Redattrice