Ideato da Fabio D’Achille e dal neurochirurgo Gianpaolo Petrella il contest “Dall’’oblio alla luce – dall’immobilità al movimento”
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A cura di Cora Craus –
Durante la conferenza stampa presso il Circolo Cittadino “Sante Palumbo”, accolti dal saluto istituzionale del Presidente del Circolo Bruno Bulgarelli, il Direttore Generale della ASL di Latina Sabrina Cenciarelli, il Primario della UOC Neurochirurgia dell’Ospedale S. M. Goretti Prof. Angelo Pompucci, il Dr. Gianpaolo Petrella e Fabio D’ACHILLE direttore artistico di Mad, museo d’arte Diffusa e in collaborazione con l’associazione Neuro Vita – insieme per la ricerca – hanno presentato la prima edizione del contest “Disegnare una cura”.
Il progetto è stato ideato per convogliare l’attenzione del pubblico sulla patologia dell’Idrocefalo Normoteso e grazie alla sinergia con l’arte con una mostra, si potrà diffondere e muovere tra i luoghi di prevenzione e cura e i luoghi della cultura delle città che la ospiteranno.
In questa prima edizione una mostra itinerante – delle opere partecipanti al contest – verrà svolta in contemporanea a due congressi sulla patologia dell’Idrocefalo Normoteso, organizzati dal neurochirurgo Dott. Gianpaolo Petrella all’Ospedale Goretti di Latina e a Palazzo Merulana a Roma.
Il Dott. Giampaolo Petrella in modo chiaro, conciso e con il pregio di un linguaggio comprensibile davvero a tutti ha esposto cos’è la patologia dell’Idrocefalo Normoteso, termine sconosciuto ai più spesso ai stessi pazienti e medici curanti e questo è una realtà drammatica. Il dott. Petrella si è soffermato su più punti di vista della malattia: “Parkinson, Alzheimer, Demenza… E se fosse Idrocefalo Normoteso? Questa patologia che colpisce le persone sopra i 65 anni, caratterizzata da demenza, incontinenza urinaria e difficoltà nella deambulazione (vertigini, cadute ripetute, difficoltà a staccare i piedi dal pavimento), molto spesso è scambiata per Parkinson, Alzheimer o Demenza; se non trattata la malattia condanna il paziente all’oblio e i suoi familiari ha grande difficoltà quotidiane.
A differenza del Parkinson e dell’Alzheimer, l’Idrocefalo Normoteso, se riconosciuto, può essere trattato e il paziente guarire. Questo permette non solo al paziente, anche ai suoi familiari di ritornare ad una vita normale.
Appare così fondamentale aumentare la conoscenza di questa patologia e secondo quanto riportato dai dati di prevalenza nella letteratura scientifica internazionale, analizzando i dati Istat relativi alla popolazione della provincia di Latina nel 2024, con un’età superiore ai 65 anni, è possibile ipotizzare come ci sia un numero di paziente compreso tra il 1036 e i 5314.
Il corretto riconoscimento di questi pazienti comporterebbe, per il solo 2024, un risparmio, al netto delle spese del trattamento chirurgico, compreso tra € 60 milioni di euro e i 300.000.000.ca.
Se estendiamo l’analisi all’intero territorio nazionale i pazienti affetti da questa patologia potrebbero essere compresi tra il 115.000 i 610.000.ca e un’adeguata diagnosi permetterebbe di risparmiare tra i 6 e i 35 miliardi di euro”.
Il direttore di Mad, Fabio D’Achille ha esposto l’obiettivo e le aspettative del contest artistico: “L’arte ha allo scopo non solo di aumentare la conoscenza di questa patologia ma anche di trasmettere la speranza che si può dare a questi pazienti e ai propri familiari che, a fronte di una diagnosi corretta, si può guarire e uscire così da una condizione di oblio a cui sarebbero stati condannati.
Questa la chiamata per il contest agli artisti, che saranno libere di interpretare personalmente il concorso attraverso la propria sensibilità e secondo il tema proposto: “Dall’oblio alla luce. Dall’immobilità al movimento – Disegnare una Cura” Questa iniziativa è inserita nell’ampio progetto “Arte in ospedale” che da qualche anno portiamo avanti.
Il concorso prevede la selezione di 3 opere vincitrici attraverso la valutazione di una giuria di esperti e i 3 artisti finalisti si aggiudicheranno premi in danaro di 1.000 € al primo classificato, 500 € al secondo e 300 € al terzo classificato. Con la partecipazione e gli artisti doneranno le opere proposte dall’associazione “Neuro Vita – insieme per la ricerca” al fine di realizzare un’asta di beneficenza i cui proventi andranno devoluti alla ricerca di questa malattia.
L’associazione Neuro Vita è organizzatrice dei congressi scientifici ai quali si accompagnerà la mostra delle opere artistiche poiché la loro esposizione, – continua il curatore, Fabio D’achille -, sarà appositamente allestita, per l’umanizzazione degli spazi delle cure, in quanto altro argomento di interesse del progetto è la promozione delle arti in tali contesti per il ruolo ad esse assegnato e dimostrato nel miglioramento della salute e del benessere.
Un numero selezionato di opere saranno battute ad una prima asta, che verrà tenuta con l’aiuto di Flavio Insinna a Palazzo Merulana a Roma.
Il bando, il modulo di iscrizione tutta l’informazione sono reperibile sul sito dedicato all’iniziativa www.neurovita.it
I primi giorni di aprile presso l’Ospedale Goretti di Latina verrà inaugurata la mostra collettiva. Le opere verranno poi esposte in altro luogo di prestigio della cultura di Latina dove si terrà la mostra e il finissage del contest, con la premiazione dei 3 finalisti (i luogo e orari verranno comunicati sui prossimi aggiornamenti dell’iniziative anche sul sito www.neurovita.it
Durante l’evento espositivo finale, con l’introduzione da parte di professori d’arte sul rapporto arte / in mente / cervello / oblio, verrà proposta la presentazione della malattia con la proiezione di video ed illustrazioni di specifiche casistiche a supporto.
Il 26 maggio la mostra – o una selezione di opere – verrà riesposta a Palazzo Merulana a Roma. La mattina ci sarà un congresso scientifico, al termine del quale sarà data la possibilità di visitare lo spazio espositivo e le opere. Il pomeriggio il palazzo sarà aperto al pubblico e la sera si terrà l’evento di gala con l’asta di beneficenza”.
Per informazioni sulla patologia e contatti è possibile collegarsi al sito: https://www.youtube.com/@IDROCEFALONORMOTESO; scrivere a: dottorpetrella@gmail.com; contatti Dr Gianpaolo Petrella al 347.6352149.
Per maggiori informazioni sul contest: MAD associazione culturale. Fabio D’Achille 393.3242424; email: eventi@madarte.it