Taccuini del Lazio. Gustare il paesaggio
di redazione –
“Taccuini del Lazio. Gustare il paesaggio”
Proseguirà fino al 31 ottobre, un suggestivo viaggio in quattro tappe per scoprire l’evoluzione della tavola dall’antichità classica ai giorni nostri.
Protagoniste: L’Abbazia di Farfa, la Villa di Domiziano al Circeo, il Palazzo Farnese di Caprarola e il Castello di Ceri
Eventi nell’evento, la presentazione del “Pane dell’Accoglienza per il Giubileo” e l’incursione in “CioccoTuscia”
Ideato dall’associazione Music Theatre International e realizzato in collaborazione con l’associazione Agroalimentare in Rosa e il contributo di Arsial, “Taccuini del Lazio. Gustare il paesaggio” s’inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dal festival Cerealia nel semestre dell’Expo Milano 2015.
Quattro gli appuntamenti tematici in calendario nelle prime tre domeniche e nell’ultimo sabato di ottobre, per scoprire il cambiamento delle abitudini legate alla tavola dall’antichità classica al Rinascimento, fino ai giorni nostri. Ad essere messi insieme, ancora una volta, il turismo, la cultura e l’enogastronomia con il chiaro intento di ricreare un’immagine alternativa del passato e rendere omaggio alla memoria delle tradizioni alimentari e alla naturale metamorfosi del gusto dettata dal passaggio delle diverse epoche.
Un’ occasione, dunque, per introdurre il pubblico alla conoscenza delle tipicità agroalimentari del Lazio storico, attraverso una serie di degustazioni presentate dalla giornalista Tiziana Briguglio e guidate dal professor Giuseppe Nocca, storico dell’alimentazione, cui spetterà il compito di raccontare, di volta in volta, l’evoluzione del palato. Ad essere spiegato, in particolare, come mangiavano i nostri antenati e quali prodotti e piatti sono ancora ritrovabili sulle nostre mense. Ad impreziosire ogni tappa anche visite guidate dei siti ospitanti e azioni sceniche a tema, con la regia di Paola Sarcina, in cui artisti in costume sono chiamati ad illustrare, in modo ludico e coinvolgente, gli usi e costumi della cucina tipica dell’antica Roma, medievale e del Rinascimento.
A raccontare il tutto, al termine del progetto, la realizzazione di un taccuino digitale reso disponibile gratuitamente sul web sia in italiano che in inglese, contenente le emozioni del pubblico partecipante, le schede illustrate dei luoghi che hanno ospitato le attività oltre che una guida storica agli alimenti e ai prodotti degustati, arricchita da ricette e note bibliografiche di approfondimento.
Il 4 ottobre si è svolto in provincia di Rieti, il primo appuntamento per un viaggio nel Medioevo sul percorso di San Bendetto. Ad aver ospitato l’evento, l’Abbazia di Farfa. Protagonisti: la rentorta, l’alimento più pagano e più antico giunto fino a noi grazie alle sapienti mani di Ornella Massaro, della Trattoria Teresa di Latina; il Pane dell’Accoglienza per il Giubileo della Misericordia, fatto con grani della campagna laziale macinati a pietra e contraddistinto da una croce francescana, realizzato dai fornai romani della CNA; l’olio novello extravergine di oliva della Sabina presentato in anteprima dalla presidente dell’Umao, Paola Fioravanti. Ad accogliere i visitatori il concerto narrativo: “Viatores musici”. Ad essere ripercorso il repertorio della tradizione medievale legata alle musiche di devozione e di festa, danze e canti in uso nell’ambiente contadino, tra i goliardi o i pellegrini.
L’11 ottobre, alla Villa di Domiziano Al Circeo e al Lago degli Alfieri, la seconda tappa per parlare del cibo dell’Antica Roma e affrontare il tema del pesce di allevamento e del pesce di mare con la partecipazione, anche, della Cooperativa Lem e dei Pescatori del Lago di Fondi. Eloquente la performance teatrale: “A tavola con Apicio”, con scene sugli usi alimentari nella vita quotidiana romana, così come le stravaganze e gli eccessi delle tavole patrizie.
Tutte le attività, ad esclusione delle visite guidate, sono proposte gratuitamente al pubblico previa prenotazione obbligatoria collegandosi al sito: www. mthi.it