In viaggio nella Tuscia, camminando lungo la via Francigena per quasi 180 km
Di Luisa Belardinelli –
Quest’anno come non mai è esplosa la passione per il viaggio lento… Camminare è diventata una passione e molti ne apprezzano i giovamenti.
Il 2016 oltre ad essere anno giubilare è anche l’anno dei cammini d’Italia, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio ambientale e gli itinerari escursionistici pedonali o comunque fruibili con altre forme di mobilità dolce sostenibile, di livello nazionale e regionale.
La nostra scelta non si è lasciata condizionare dagli eventi istituzionali e sacri; è nata invece dall’esigenza di conoscere e respirare l’Italia a ritmo lento. I lettori più pigri si domanderanno quali possano essere i vantaggi di questo tipo di viaggi. Ebbene, camminando ci si riappropria del tempo, delle distanze e dei luoghi. Si apprezza ogni minuto della propria vita cadenzata dai tuoi passi. Forse sono un po’ di parte… Mi sono appassionata al viaggio lento quattro anni fa, un po’ per sfida e un po’ per curiosità. Silenziosamente, passo dopo passo ho attraversato mezza Italia a piedi, incontrando chi come me non vuole perdersi niente della sua amata Italia.
Con Ed Essere Donna desidero esaltare la nostra regione attraverso i viaggi percorsi, partendo dall’Etruria, la nostra meravigliosa Tuscia romana, corrispondente al Lazio settentrionale , fino ad arrivare al sud dell’Lazio.
Tuscia era in origine un territorio assai vasto il quale comprendeva tutta l’Etruria storica, la Toscana, l’Umbria occidentale e il Lazio settentrionale. Le diverse vicissitudini storiche lo hanno ripartito in tre macroaree: la “Tuscia romana”, la “Tuscia ducale”, che includeva i territori del Lazio e dell’Umbria soggetti al Ducato di Spoleto; la “Tuscia longobarda”, grossomodo l’attuale Toscana, comprendente i territori sottoposti ai Longobardi e costituenti il Ducato di Tuscia.
Attualmente il territorio coincide in gran parte con la provincia di Viterbo, ed è ancora oggi attraversato dalla via Francigena.
La Tuscia è un territorio antico, incontaminato, dove sono riportate parte delle nostre orgini. E’ ricco di arte, archeologia e natura. Attreverseremo borghi suggestivi dove le feste paesane tradizionali fanno da cornice; ci immergeremo nei verdi boschi e ci specchieremo nei limpidi fiumi. Tuscia è anche sinonimo di antichi sapori: il suo olio d’oliva, le nocciole, le castagne, le zuppe, la pasta acqua e farina e tante prelibatezze.
Parola d’ordine: perdersi nella nostra storia attraverso il cammino.